Life PolliNetWork. Nasce l’alleanza per salvare le api con i corridoi ecologici
Oltre il 56% delle api selvatiche europee è scomparso in appena dieci anni e il 40% delle 148 specie di farfalle endemiche italiane è oggi a rischio. Il piano, coordinato dal Wwf, prevede il ripristino di 88 ettari entro il 2030 in undici regioni italiane.
Oltre il 56% delle api selvatiche
europee è scomparso in appena dieci anni e il 40% delle 148 specie di farfalle endemiche italiane è oggi a rischio. Eppure, questi insetti impollinatori garantiscono circa il 75% della produzione alimentare mondiale. Nasce quindi la coalizione nazionale Life PolliNetWork, un’alleanza inedita lanciata in Italia per invertire il declino di api, farfalle e sirfidi. Il progetto - coordinato dal Wwf Italia e cofinanziato dall’Unione europea con il supporto del ministero dell’Ambiente e della fondazione Cariplo - punta a scatenare una “rivoluzione green” nelle infrastrutture del Paese.
L’innovazione sta nella creazione di corridoi ecologici - le “buzz lines” - trasformando strade, ferrovie e stazioni elettriche in tracciati sicuri per gli impollinatori, che assicurino loro nutrimento, riproduzione e spostamento. “Vogliamo dare agli insetti uno spazio dove tornare a prosperare” spiegano i ricercatori coinvolti nel progetto, con l’auspicio che il modello possa fare da apripista in Europa.
Il piano prevede il ripristino di 88 ettari entro il 2030 in undici regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Trentino, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sardegna, Sicilia). L’obiettivo numerico? Aumentare del 10-30% il numero delle specie monitorate entro la conclusione del progetto.
L’alleanza coinvolge grandi soggetti: Anas, Rete ferroviaria italiana, Terna, università come quella di Pisa, di Torino, l’Alma mater studiorum di Bologna e centri di ricerca come l’Ispra. Tra le azioni previste ci sono seminativi arricchiti di sementi autoctone, workshop per tecnici, agricoltori e gestori di infrastrutture, e iniziative di “citizen science” che coinvolgeranno docenti, studenti e la società civile.
L’Italia, con una delle più ricche comunità di impollinatori del continente e un servizio d’impollinazione valutato almeno 2,5 miliardi di euro, si propone non solo come teatro d’intervento ma anche come laboratorio replicabile. Con Life PolliNetWork si apre dunque una speranza concreta: far rinascere i “motori della biodiversità” e proteggere quel capitale invisibile che sostiene ecosistemi e agricoltura.
Foto: ufficio stampa Wwf

