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Qualità della vita, Milano è la provincia dove si vive meglio

where Milano when Gio, 20/12/2018 who roberto

La 29esima edizione dell’indagine del Sole 24Ore ha evidenziato buone performance nell’area ambientale anche per Mantova, Ragusa e Imperia

Milano vince la 29ª edizione dellamilanofotocherchiduomo.jpg Qualità della vita. Un risultato inedito nell’indagine annuale del Sole 24 Ore. La provincia si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere e conquista così lo scettro di provincia più vivibile d’Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016. Al secondo ed al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno. 

Come ogni anno l’indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.
Milano svetta negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l’iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l’indice di litigiosità nei tribunali.

In particolare, alla voce ambiente sono associati alcuni parametri “green”. Tra questi l’indice Ecosistema Urbano di Legambiente, che vede Mantova precedere Parma e Bolzano (e Milano è al 23esimo posto). Altra graduatoria è quella relativa al rischio idrogeologico: qui svettano due province siciliane Ragusa (prima) e Enna (terza); sul podio anche Trieste. Nella particolare classifica dell’indice climatico di escursione termica vince Imperia, davanti a Trapani e Savona.

In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia. È la quarta volta che questo centro urbano occupa il fondo classifica, assieme a numerose altre città del Sud. La città è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. In controtendenza i risultati della città sul fronte del turismo, con una permanenza media nelle strutture ricettive tra le più lunghe e un mercato molto accessibile per l’affitto di case.

Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al 21° posto, in linea con l’anno precedente (24° posto), nel quale il numero di province saliva da 107 a 110. La ricchezza viene confermata dal dato medio dei prezzi delle case, in media il più elevato d’Italia, e dalla maggiore propensione agli investimenti fotografata dall’elevata percentuale di impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla città il numero dei protesti pro capite, l’indice di litigiosità nei tribunali e le denunce per reati legati agli stupefacenti.
Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli, che conquista 13 posizioni: nonostante continuino a peggiorare le performance legate a Giustizia e sicurezza e Affari e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della ricchezza e dei consumi, grazie ai prezzi di vendita delle case. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna; in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.

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