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Senza carne. Rapporto: +8,9% per vegetariani e vegani

where Roma when Gio, 06/02/2020 who roberto

4 italiani su 10 vivono con almeno un animale e cresce la spesa per i pet. Sono alcune delle nuove tendenze contenute in un rapporto Eurispes

Gli Italiani sempre più attenti e sensibiliessere-vegano.jpg verso gli animali, con una crescente quota delle persone che scelgono l'alimentazione vegetale; aumenta anche la diffusione degli animali domestici. Lo confermano i dati del Rapporto Eurispes, presentato a Roma. Oltre che nella relazione con quelli accolti in casa, l'attenzione degli Italiani verso gli animali si manifesta in modo "indiretto", attraverso le scelte alimentari: aumentano, complessivamente, gli italiani che hanno adottato un'alimentazione vegetale. Vegetariani e vegani sono l'8,9% della popolazione (+1,8% rispetto all'anno precedente) e, di questi, il 22,2% motiva la propria scelta con "l'amore e il benessere nei confronti del mondo animale".
 
Secondo Eurispes, tra le motivazioni di una scelta alimentare a base vegetale c’è anche la salute (23,2%); il Rapporto, tuttavia, non indaga la relazione tra scelta vegetariana o vegana e le preoccupazioni legate ad ambiente e cambiamento climatico, che pure occupano un posto importante nella rilevazione. Più di un quarto degli italiani (26,6%), infatti, considera il cambiamento climatico il problema più urgente a livello ambientale ma, secondo il Rapporto Eurispes 2020 solo un terzo della popolazione è disposta a cambiare le proprie abitudini per invertire questa tendenza.
 
"Dal nostro osservatorio, basato su chi sceglie o è interessato alla scelta di un'alimentazione vegetale, per motivi etici, ma anche legati alla salute e al rispetto dell'ambiente, stupisce che solo 1 italiano su 3 sia consapevole dell'impatto delle scelte individuali sul mondo che ci ospita e disposto a modificare i propri comportamenti per arrestare tendenze potenzialmente distruttive - dichiara LAV - . Le persone che ci seguono, probabilmente, appartengono a un campione particolarmente sensibile e attento a questo tipo di dinamiche. Non si tratta però di una nicchia, poiché dai dati Eurispes emerge che preoccupazioni di questo tipo attecchiscono rapidamente tra le nuove generazioni: sono loro la nostra speranza per un cambiamento che, come diciamo da anni con le nostre campagne e la piattaforma cambiamenu.it, passa anche dal piatto e, quindi, dalle scelte alimentari che muovono consumi, domanda e mercato".
 
"Di fronte a una percentuale che sfiora un italiano su dieci, oltre 5,3 milioni di italiani, ci chiediamo come sia possibile che proprio in questi giorni la proposta delle nuove ‘Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione’ del Ministero della Salute vada di fatto a scoraggiare le scelte alimentari vegane e vegetariane, introducendo l'obbligo di certificazione medica per poter avere un pasto in una mensa scolastica, in un ospedale, in un ricovero per anziani" dichiara LAV, che nei giorni scorsi ha rivolto un appello al Ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo una rettifica del documento in via di approvazione, e al Ministro dell'Ambiente, perché non assecondi il "clamoroso autogol" sugli effetti ambientali di questa controffensiva anti vegani e vegetariani.

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