In Sicilia il primo parco giochi al mondo che mette al bando gli smartphone
Il progetto nasce a Balestrate, nel Palermitano, a cura di un comitato di genitori che ha fatto ricorso al crowfunding. L’appello dei promotori: è ancora possibile effettuare donazioni
Nasce in Sicilia il primo parco giochi volontariamente non connesso: telefonini banditi, divieto di chattare, di usare social e siti web. L’idea è di un comitato di genitori, che ha realizzato il progetto che sorgerà a Balestrate, in provincia di Palermo, grazie a una raccolta fondi di enti pubblici e privati e una iniziativa di crowfunding.
Il parco sorgerà nella zona prospiciente una scuola elementare e sarà accessibile a tutti. La prima pietra verrà posta a giorni, grazie alla disponibilità dell’amministrazione locale, che ha messo a disposizione uno dei cantieri di lavoro finanziati dalla Regione siciliana. L’iniziativa consentirà di portare a termine i primi interventi murari; poi toccherà ai volontari completare l’opera, il cui costo si aggira sugli 80 mila euro.
Previsti alberi, erba naturale, panchine e gazebo in legno, illuminazione a energia solare, giostre, scivoli e altalene accessibili a tutti e senza barriere architettoniche. All’ingresso un armadietto servirà a depositare telefoni, tablet e strumenti elettronici e un cronometro conterà i minuti durante i quali il visitatore sarà rimasto libero dalla tecnologia e si sarà riappropriato del proprio tempo. “È un invito alla socialità – dicono i genitori che stanno curando il progetto – , un modo per tornare a stare insieme, a dialogare, a essere presenti l’uno con l’altro. Ormai è normale ritrovarsi alla fermata dell’autobus, in casa, a una festa, e accorgersi che intorno stanno tutti con lo sguardo calato verso un telefono. Vogliamo regalare un mondo nuovo e una nuova prospettiva, soprattutto per i più piccoli”. Una parte della pavimentazione sarà riservata ai giochi di una volta, per avvicinare i bambini agli anziani. Nel parco giochi avrà luogo una raccolta fondi permanente, che sarà alimentata dalle donazioni dei visitatori e dalle eventuali “multe” che saranno inflitte a chi non rispetta la regola più importante del parco: vietato chattare, vietato Facebook.