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Spreco di frutta e verdura, gli italiani sono consapevoli del problema, ma non dell’entità

where Milano when Gio, 15/09/2022 who roberto

Un quarto degli italiani non è a conoscenza dell’impatto dello spreco alimentare sul cambiamento climatico: i dati di una ricerca Babaco Market-Bva Doxa

Oltre il 60% degli italiani dichiara spreco-alimentare.jpgdi amare la frutta e la verdura fresca e il 66% consuma frutta fresca tutti i giorni, con una forte consapevolezza in merito al tema dello spreco alimentare globale. Il 96% degli interpellato dichiara infatti di averne una chiara percezione, ma solo il 43% ne conosce l’entità. In occasione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, che si celebra il 29 settembre, Babaco Market, delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato, presenta i dati emersi da una ricerca commissionata a Bva-Doxa.
 
I numeri
Secondo i dati, un quarto degli italiani non è a conoscenza dell’impatto dello spreco alimentare sul cambiamento climatico. I criteri d’acquisto di frutta e verdura rilevati portano, inoltre, alla luce i fattori di scelta da parte dei consumatori italiani. La provenienza locale/italiana, per esempio, è il driver fondamentale per il 37% dei rispondenti, seguito da prezzo conveniente (22%) e buon gusto (20%). Se si analizzano più da vicino le abitudini nei confronti del consumo di prodotti ortofrutticoli, si può notare che il 46% del campione dichiara di sforzarsi di mangiare spesso frutta e verdura perché consapevole dei benefici per la salute. I dati sui luoghi di acquisto sottolineano, invece, un’apertura green degli intervistati verso canali meno tradizionali e più sostenibili. Infatti, circa il 19% degli intervistati usufruisce di siti/app specializzate nella vendita di prodotti ortofrutticoli almeno una volta al mese.
 
Le cause dello spreco
In ambiente domestico, quasi un quarto del campione ammette di sprecare cibo per la scarsa attenzione e, nonostante la volontà generale sia quella di non buttare quasi mai nulla, il 57% ha riscontrato almeno un episodio di spreco alimentare domestico nell’ultimo mese. In Italia, tra le maggiori cause del fenomeno c’è una scarsa attenzione a consumare gli alimenti prima che scadano o si deteriorino (54%), una conservazione poco adeguata dei prodotti nei punti vendita (33%), il fatto che si comprino troppi alimenti (21%) o in formati troppo grandi (19%) e, infine, perché si tende a cucinare cibo in eccesso (9%). Gli alimenti che finiscono più spesso nel cestino sono la verdura (47%) e la frutta (41%). Seguono, più distanziati, pane fresco (29%), latticini (24%) e cipolle, aglio e tuberi (22%).
 
Le azioni anti-spreco
Al contrario, tra le principali azioni anti-spreco attuabili, l’indagine Babaco Market-Bva Doxa annovera il porzionamento e il congelamento del cibo (46%), il dare priorità ai cibi prossimi alla scadenza (38%), l’acquistare prodotti durevoli/a lunga conservazione (37%), l’acquistare formati più piccoli (30%), l’adozione di un menù settimanale (25%) e l’acquisto su siti specializzati o anti-spreco (8%). È inoltre positivo l’interesse nei confronti dell’acquisto online di frutta e verdura esteticamente imperfetta, e in grado di supportare il Made in Italy, per contribuire all’anti-spreco: il 50% dei rispondenti è molto attratto da questa possibilità, con un voto medio di 7,1 (scala 1-10).

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