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Turismo, tra i nomadi digitali sostenibilità e buona tavola sono i nuovi driver

where Firenze when Gio, 01/12/2022 who roberto

Tra i trend di viaggio, l’importanza delle ricerche online e dell’esperienza food&wine per la scelta della meta

Con 35 milioni di cittadini e un travel-blogger.jpgreddito pro capite medio di 1800 dollari al mese, se fosse uno Stato quello dei nomadi digitali sarebbe il 41/esimo al mondo e il 38/esimo più ricco. Le stime arrivano dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali – ETS, durante la seconda e ultima giornata di BTO – Be Travel Onlife, la manifestazione di riferimento per travel e innovation che si chiude a Firenze.

 
Un mercato appetibile e sostenibile
Un mercato in crescita e molto appetibile, quello dei nomadi digitali, che sta contribuendo a cambiare l’approccio dei player del turismo nel mondo. Insieme ad altri elementi quali la ricerca di viaggi sostenibili, l’esperienza enogastronomica e l’importanza sempre più preponderante del web nella definizione della meta. Secondo una ricerca presentata in esclusiva alla 14/esima edizione di BTO da Ipsos, l’enogastronomia cresce tra le motivazioni che guidano la scelta della meta (25%) ed è una prerogativa soprattutto per chi opta per una vacanza in Italia. Il nostro Paese mantiene la quarta posizione a livello mondiale come brand, risultato di un mix tra bellezza naturale, qualità della vita, ma anche affidabilità. Anche l’export si conferma come elemento che genera attrazione turistica. Sempre secondo Ipsos la scelta della meta turistica passa sempre più spesso dalle ricerche online, tra siti istituzionali (36%), blog e forum di viaggi (33%), social (13%). Il 52% degli italiani dichiara di prenotare le proprie vacanze online. Rispetto al 2019, secondo i dati raccolti da TheFork, l’Italia mostra segnali di forte ripresa, con un aumento delle prenotazioni del 20% da gennaio a ottobre 2022. La Spagna è allineata all’Italia con una crescita del +24% mentre la Francia segna un -4% nello stesso periodo. Nel 2022 Roma e Milano hanno registrato il più alto numero di prenotazioni al ristorante in Italia, seguite nell’ordine da Firenze, Torino e Napoli. La cucina italiana è nella top five tra le scelte dei food lovers italiani, francesi, spagnoli e inglesi.
 
La great resignation
Il fenomeno Great Resignation segna anche il comparto del turismo. Come emerso dalla presentazione di Monica Lasaponara, Escape Coach, nel corso del panel “Il tempo contro-verso”, l'85% delle persone nel mondo non è soddisfatto del proprio lavoro. La percentuale italiana è del 94%: nel nostro Paese per tre lavoratori su quattro il lavoro significa ansia e stress. Tra i settori più colpiti c’è proprio quello del turismo: si cerca un miglior equilibrio tra vita privata e professionale. Lo studio conferma il dato: il turismo è il settore in cui si fa più fatica a trovare professionisti, in particolare in cucina. Non ci sono abbastanza cuochi, camerieri e impiegati in altre professioni similari, un vuoto causato da una inadeguata preparazione e dalla mancanza effettiva di candidati.

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