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Allarme. Ogni anno finiscono gettate 100mila tonnellate di Raee e abiti

where Roma when Mar, 14/10/2025 who luca

La stima sui rifiuti elettrici e tessili non raccolti in modo differenziato è ricavata da un’analisi Erion con Ipla e Polimi in 15 città italiane su 38 campionamenti di rifiuti indifferenziati. Secondo i risultati ottenuti ogni anno finirebbero erroneamente nel rifiuto indifferenziato più di 100mila tonnellate di piccoli Raee e oltre 5.800 tonnellate di rifiuti di batterie portatili. Nessun riciclo per 840mila tonnellate di rifiuti tessili. 

Il rifiuto urbanofotoraee-credit-weee.png indifferenziato che esce dalle case degli italiani nasconde un "potenziale inespresso" di materie prime particolarmente importanti, che oggi vengono perse definitivamente. È quanto emerge dallo studio condotto da Erion – in collaborazione con l’Ipla e il Politecnico di Milano - con l’obiettivo di stimare la presenza residua di specifici flussi di rifiuti gestiti dal sistema Erion, che erroneamente vengono gettati nella frazione indifferenziata.
Lo studio, condotto tra luglio 2024 e luglio 2025, è basato su 38 campionamenti di rifiuti indifferenziati provenienti da 15 città italiane, effettuati per individuare: rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee, raggruppamenti r4 piccoli elettrodomestici e r5 fonti luminose), rifiuti di batterie (rb) portatili, rifiuti tessili e, in via sperimentale, rifiuti di imballaggi di apparecchi elettrici ed elettronici e mozziconi di sigaretta.
 
Nel sacco nero
L'indagine tecnico-scientifica ha stimato, sulla base dei risultati dei campionamenti effettuati nelle varie città, i volumi di rifiuti potenzialmente recuperabili ogni anno dalla frazione indifferenziata su scala nazionale.
Si tratta di un totale di 945.675 tonnellate di rifiuti, suddivise in 100.872 tonnellate di Raee (R4 ed R5), 5.820 tonnellate di RB portatili e 838.983 tonnellate di Rifiuti Tessili. Queste quantità, se venissero conferite in modo corretto, potrebbero sommarsi a quelle attualmente gestiti dalle filiere ufficiali, e contribuire all’incremento dei tassi di raccolta nazionali. Si passerebbe, così, dal 17% al 37% di raccolta per i Raee (R4 e R5) e dal 25% al 52% per le pile portatili, avvicinando gli obiettivi normativi di raccolta del 65% per i Raee e 45% per le pile portatili. Anche il tasso di raccolta dei rifiuti tessili salirebbe dal 13% al 74%.
 
La proposta
La presenza di Raee e batterie nella frazione indifferenziata comporta gravi conseguenze economiche e ambientali. In particolare, la mancata differenziazione di tali rifiuti da parte dei cittadini rende impossibile la loro raccolta e quindi il corretto riciclo delle materie prime seconde in essi contenute, con la conseguenza di doversi approvvigionare di tali materie attraverso l’estrazione di nuove risorse naturali, con forti impatti in termini di sostenibilità. Per invertire la tendenza, lo studio propone di concentrarsi su due principali azioni: promuovere campagne di sensibilizzazione e comunicazione per informare i cittadini sulle modalità e i benefici del corretto conferimento dei Raee, dei rifiuti di batterie e degli altri rifiuti oggetto della ricerca; potenziare le modalità di raccolta sul territorio, investendo nella loro creazione e accessibilità.
 
Il commento di Fluttero (Erion)
"I risultati di questo studio rappresentano un punto di partenza fondamentale per orientare interventi mirati e ripensare le nostre strategie" ha dichiarato Andrea Fluttero, presidente di Erion Compliance Organization. "Le evidenze raccolte dimostrano che esiste un potenziale straordinario di recupero, ma ci impongono anche una riflessione urgente sui metodi attuali e sulla concreta capacità di assorbimento del mercato delle materie prime ottenute dal riciclo. Serve un approccio sistemico che combini infrastrutture più intelligenti, comunicazione mirata per ogni contesto urbano e la capacità di intercettare i cittadini dove vivono e lavorano."

 

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