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Analisi su costi e modelli della differenziata: il multimateriale conviene

where Roma when Mar, 21/02/2017 who michele

L’analisi, promossa da Utilitalia e realizzata da Bain, si occupa del modo in cui i rifiuti vengono differenziati e dei costi di raccolta e gestione

raccolta-differenziata-cassonetti.jpgSono tanti, in Italia, i modi per fare la raccolta differenziata: dalla raccolta porta a porta a quella stradale con campane e cassonetti, ma anche con raccolta monomateriale o multimateriale. Dalla raccolta delle grandi città come Milano o Torino si va a situazioni più particolari, come quella di Venezia, dove i rifiuti si raccolgono con le barche nei canali; dalle città balneari come Rimini che vivono volumi differenti di rifiuti a seconda della stagione turistica, si passa alle città d’arte con la loro viabilità limitata dal patrimonio architettonico; per non parlare di comuni montani e delle isole.
La scelta degli enti locali e il lavoro delle aziende di igiene urbana può presentare scenari totalmente differenti, che vengono studiati da alcuni anni. Un quadro d’assieme è tracciato nello studio “Analisi Costi Raccolta Differenziata Multimateriale”, promosso da UTILITALIA – la federazione delle imprese dei servizi ambientali, idrici ed energetici – e realizzato da BAIN, su un campione molto rappresentativo del Paese, pari al 24% della popolazione italiana.

Dopo l’analisi che Utilitalia e Bain hanno presentato nel 2013 sui costi della Raccolta Monomateriale dei rifiuti da imballaggi e quella del 2015 sulla Raccolta Differenziata della frazione organica (con un’appendice sulla raccolta indifferenziata), nel 2017 è la volta di uno studio sui diversi costi sostenuti dalle imprese sulla base delle diverse combinazioni e modalità di raccolta (stradale e/o domiciliare)
La fotografia scattata dalla ricerca - presentata a Roma - offre alcuni dati su composizione, modelli, sistemi e analisi dei costi della raccolta differenziata, facendo anche una comparazione tra ritiro “stradale” e domiciliare.

Le imprese che utilizzano almeno una modalità di raccolta multimateriale sono il 94%. I modelli di raccolta sono principalmente cinque, divisi in ‘leggero’ (plastica-metalli e carta-plastica-metalli) e ‘pesante’ (vetro-metalli, vetro-plastica-metalli, carta-vetro-plastica-metalli). Il modello ‘leggero’ incide per il 47%, quello ‘pesante’ per il 53%. In tutti e cinque i modelli è presente la raccolta di metalli.
Le “coppie” di raccolta più diffuse sono: plastica-metalli (42%), vetro-plastica-metalli (25%), vetro-metalli (23%). Per categoria di rifiuto, per il vetro il modello più diffuso è quello ‘vetro-metalli’ (23%), per la plastica è ‘plastica-metalli’ (62%), per i metalli è ‘plastica-metalli’ (36%).
Il ‘porta a porta’ vince, sia pur di poco, sulla raccolta stradale: 51% a 49%. Nello specifico, quando il modello è il multimateriale ‘leggero’ prevale il ‘porta a porta’ con il 56%; quando invece il modello è ‘pesante’ la raccolta stradale arriva al 60%. Oltre il 30% dei rifiuti della differenziata – spiega il documento - sono raccolti con modalità multimateriale circa 1,9 milioni di tonnellate all’anno (6% della produzione totale di rifiuti urbani) su un totale di oltre 6,3 milioni di tonnellate.

Per quanto riguarda le quantità raccolte, per carta e cartone siamo a oltre 119mila tonnellate (pari al 4% del totale); più di 839mila quelle di vetro (48%); quasi 819mila per la plastica (70%); oltre 132mila i metalli (51% del totale). La percentuale sale al 56% escludendo dal computo carta e cartone. Perciò, considerando soltanto plastica, vetro e metalli, le tonnellate raccolte con modalità multimateriale sono quasi 1,8 milioni su un totale di circa 3,2 milioni di tonnellate.

“Non c’è un unico modo di fare le cose – osserva il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – : ci sono delle variabili che cambiano in base alle caratteristiche del territorio, della popolazione, della stagionalità. Le aziende, in generale, sono attente a tutti i modelli che si stanno sviluppando, perché soltanto da un’analisi comparata di dati effettivi, riscontrabili e statisticamente rappresentativi, si riescono a fare scelte di efficienza industriale e di riduzione dei costi di gestione”.
Il costo di raccolta del multimateriale in Italia è pari a 185 euro a tonnellata. In generale, per la raccolta multimateriale il ‘porta a porta’ costa di più con una differenza che oscilla tra il 30 e il 40%. Costi maggiori che vengono riassorbiti però dal trattamento industriale successivo, che è naturalmente più basso quando concentrato su un'unica tipologia.
Per quanto riguarda la comparazione dei costi, emerge in media una maggiore convenienza della raccolta con il sistema multimateriale rispetto a quello monomateriale. La ricerca rileva anche come, a fronte di una maggiore efficienza, i valori di intercettazione della differenziata pro-capite siano mediamente più bassi.

immagini
Cassonetti stradali per raccolta rifiuti differenziata
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