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Anci-CONAI: cresce nel 2019 la raccolta differenziata al 61,9%

where Roma when Mar, 11/05/2021 who roberto

Presentati i dati del IX rapporto 2019 e X rapporto 2020 sulla banca dati Anci-Conai, Crescono anche le quantità gestite dai Consorzi

Cresce la percentuale di raccolte differenziateanci-conai.jpg in Italia: nel 2019 il nostro Paese ha raggiunto il 61,69% di Rd, con un valore del +3,5% rispetto all’annualità precedente. Sempre nel 2019 in crescita anche le quantità gestite dai Consorzi di Filiera, che sfiorano i 6,4 milioni di tonnellate di materiali, con un aumento di oltre il 18% sul 2018. Il confronto tra i due anni registra quindi un trend crescente delle quantità gestite da tutti i consorzi.
 
A metterlo in evidenza sono i dati del IX rapporto 2019 e X rapporto 2020 sulla banca dati Anci-Conai, presentati nella sede dell’Anci a Roma durante una conferenza stampa in streaming alla presenza del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, di Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci, di Carlo Salvemini, delegato Energia e Rifiuti Anci e di Luca Ruini, presidente Conai.
 
I  numeri
I dati fanno riferimento agli anni 2018 e 2019, periodo di vigenza dell’Accordo Quadro Anci-Conai (2014-2019) e dei relativi Allegati Tecnici, in termini di quantità di rifiuti di imballaggio raccolti, della loro qualità e dei corrispettivi economici riconosciuti ai Convenzionati dai sei Consorzi di filiera (CiAl, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno). Nel 2019 le quantità gestite dai sei Consorzi hanno sfiorato i 6,4 milioni di tonnellate, crescendo di oltre il 18% rispetto all’anno precedente.
Il sistema Anci-Conai nel biennio 2018/2019 ha contribuito in modo importante ai risultati complessivi raggiunti dal Paese che, per alcune filiere, già superano gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclo fissati al 2030. Questi ultimi possono quindi considerarsi sostanzialmente raggiunti a livello nazionale, con eccezione di carta e plastica. I due rapporti fotografano anche un aumento dei corrispettivi riconosciuti ai Convenzionati dai Consorzi di Filiera: nel 2019 sono stati in tutto oltre 601 milioni di euro, con un incremento del 15,49% rispetto al 2018. Oltre il 61% del totale degli importi è stato riconosciuto per le raccolte della plastica, mentre la filiera che registra il maggiore incremento dei corrispettivi fatturati rispetto all’anno precedente è quella della carta.
Confermata anche la diffusione capillare dell’accordo Anci-Conai: i Comuni coperti da almeno una convenzione sono stati 7.839 nel 2018 e 7.847 nel 2019, rispettivamente pari al 98,55 e al 99,15% del totale e per una popolazione complessiva di 59.524.019 abitanti nel 2019. In relazione al 2019, è importante evidenziare che il 62% dei Comuni è coperto da 5 o 6 Convenzioni, mentre nel 2018 tale dato si attestava a poco più del 56%. La gestione dei materiali all’interno del sistema consortile, cioè usando le convenzioni, è molto più frequente nelle regioni del Nord rispetto al resto del Paese.
 
Le dichiarazioni
"La nascita del Ministero della Transizione Ecologica è parte di quel percorso di costruzione che vede il nuovo governo impegnato nella realizzazione di una nuova visione strategica delle politiche ambientali. In quest’ottica - sottolinea il ministro Roberto Cingolani - stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. È necessario avere a disposizione servizi sempre più smart, che consentano la condivisione delle informazioni, la creazione di una rete al servizio delle istituzioni e dei cittadini per sviluppare e far acquisire la piena consapevolezza che le loro abitudini condizionano il nostro modo di vivere".
“Come Associazione, abbiamo garantito il rispetto delle condizioni previste dall’Accordo Quadro Anci Conai appena concluso, e faremo lo stesso per il nuovo Accordo 2020-2024, firmato lo scorso anno”, evidenzia Enzo Bianco, Presidente del Consiglio nazionale Anci. Tuttavia, “per perseguire i benefici dell’economia circolare serve uno sforzo congiunto, visto che dai rapporti emerge a livello nazionale, la convivenza di due macroaree: Nord e Centro-Sud. La prima continua ad avere ottimi livelli di raccolta sia quantitativa che qualitativa, il centro ha fatto passi avanti mentre il Sud sconta carenze e ritardi. Per Bianco “colmare il gap non è solo possibile ma necessario al sistema Paese: auspichiamo che il Pnnr con le sue risorse, su questa misura 52,7 miliardi di euro, contribuisca a colmare il divario. Con questi interventi si potrà recuperare il gap di impianti che aggrava la distanza tra le due macroaree”.
“L’efficacia della raccolta e del riciclo dei rifiuti è una sfida cruciale, che si gioca nel campo della sostenibilità dei sistemi urbani, nel più ampio contesto della transizione verso un’economia ambientalmente compatibile che il nostro Paese ha intrapreso – dichiara Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato Anci per Energia e Rifiuti – : i dati segnalano che il rapporto tra i Comuni e Conai è proficuo, genera ottime performance e consente di centrare gli obiettivi di raccolta. Questo deve incoraggiarci a fare ancora meglio, accelerando ulteriormente sulle filiere della plastica e della carta, investendo ancora su tutto il territorio nazionale sull’incremento della qualità della raccolta differenziata. L’esperienza di questi anni e le recenti novità legislative ci pongono di fronte alla necessità di definire un nuovo Accordo per la gestione delle frazioni recuperabili, operando con senso di equilibrio e concretezza a beneficio della collettività”.
“I numeri danno nuova conferma dell’importanza del sistema consortile nel suo ruolo di sussidiarietà al mercato” afferma Luca Ruini, presidente Conai, “permettendo all’economia circolare italiana di mantenere un ruolo di leadership nel panorama europeo. Conai e Anci continuano a collaborare con risultati che portano da sempre grande beneficio al Paese. Uno su tutti: oggi sette imballaggi su dieci hanno una seconda vita. Uno dei nostri obiettivi principali, del resto, è migliorare in qualità e in quantità la raccolta differenziata, sostenendo soprattutto il percorso che molti Comuni del Sud stanno facendo per arrivare a risultati paragonabili a quelli del Nord del Paese, aiutandoli non solo a intercettare le risorse in arrivo dall’Europa, ma anche a sviluppare competenze adeguate”, conclude Ruini.

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