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L’assessore lombardo Cattaneo: il decreto end of waste ostacola l’economia circolare

where Milano when Mar, 01/11/2022 who roberto

Secondo Cattaneo, il decreto costringe ad andare nella direzione opposta: il 47% degli aggregati riciclati prodotti non sarebbero più considerato riciclabili

Il decreto “End of waste” sui end-of-waste.jpgrifiuti da costruzione e demolizione appena pubblicato è stato approvato senza un confronto preliminare con le Regioni e con le organizzazioni del settore. È quanto emerge dall'intervento dell'assessore all'Ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo durante il convegno “L'economia circolare nel settore delle costruzioni”. "Questo decreto - dice Cattaneo - , invece di supportare l'economia circolare, la ostacola. È necessario un confronto tra le istituzioni e gli operatori e mi auguro che il nuovo Governo voglia portare un approccio di questo tipo nel Ministero dell'ambiente. La Lombardia sarà un pungolo continuo: sul fronte dell'economia circolare le regole vanno scritte insieme, altrimenti si rischia un danno grandissimo per gli operatori del settore e per l'ambiente".
 
Con il decreto si dimezza il recupero
"Rispetto alla massimizzazione del recupero di materia - prosegue Cattaneo - con le regole scritte nel nuovo piano rifiuti di Regione Lombardia, nel nostro territorio si avvia a recupero il 96% dei rifiuti da costruzione a demolizione, e si ricicla effettivamente oltre il 90%. Avremmo voluto continuare su questa strada, perché riteniamo che sia la strada giusta. Invece il decreto End of waste costringe ad andare nella direzione opposta: il 47% degli aggregati riciclati prodotti non sarebbero più considerato riciclabili perché non coerenti con i nuovi limiti". "Dando attuazione al decreto - aggiunge - non sarebbe più possibile contenere il conferimento in discarica e la metà di quanto potrebbe essere riciclato andrebbe in discarica, quindi rispetto ai rifiuti inerti derivanti da demolizione e costruzione, 7 milioni di tonnellate".
 
I tre pilastri
"I principi di gestione dei rifiuti - spiega l'assessore - si basano su tre pilastri contenuti nel piano rifiuti di Regione Lombardia e che discendono dalla normativa europea e nazionale: la riduzione della produzione di rifiuti, la massimizzazione del recupero di materia e il contenimento dell'utilizzo di discariche. Negli ultimi anni è stato riscontrato un aumento della produzione di rifiuti da costruzione e demolizione: in Lombardia si è passati da 9 milioni di tonnellate del 2010 a 14 milioni di tonnellate nel 2019 (65 milioni in Italia). Una crescita frutto anche dell'attività di rigenerazione urbana degli ultimi anni, che ha avuto un forte impulso.  "Infine - conclude Cattaneo - alcune norme hanno contribuito a far diventare rifiuto, materia che avrebbe invece dovuto essere recuperata, come ad esempio parte delle terre e rocce da scavo, contribuendo a far passare il volume dei rifiuti in questo settore da 2 a 4 milioni di tonnellate nel giro di 10 anni".

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