torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Assocarta, cresciuta la produzione nel 2021 (+12,5%), ora l’Italia è il secondo produttore in Ue

where Roma when Mar, 28/06/2022 who roberto

A dirlo è Lorenzo Poli, il presidente di Assocarta, all’Assemblea di Assocarta. Il nostro Paese è dietro solo alla Germania

Nel 2021 la produzione italiana lorenzo-poli.jpgdi carte e cartoni si è attestata a oltre 9,6 milioni di tonnellate (+12,5% dopo il -4,1 % del 2020)  ponendo l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Germania". Ad affermarlo è Lorenzo Poli, il presidente di Assocarta, all’Assemblea dell’associazione.
 
Il trend
In generale, l’andamento del settore cartario italiano è trainato dagli sviluppi del comparto dell’imballaggio (+14,7%), anche per effetto di nuove capacità entrate in attività tra fine 2020 e inizio 2021. In recupero anche la produzione di carte per usi grafici (+21,4%), dopo le riduzioni registrate nel 2020 (-26,5% sul 2019) per l’effetto combinato delle misure adottate per arginare la pandemia. Positivo anche il trend presentato dalle altre specialità (+13,5% dopo il -3,5% del 2020). Dopo le espansioni sperimentate nel 2020 (+3,3% sul 2019), trainate dal segmento domestico, la produzione di carte per usi igienico-sanitari non ripete, invece, l’incremento. Nel 2021 il consumo di carta da riciclare è aumentato di oltre il 16% rispetto al 2020, collocandosi a oltre 6 milioni di tonnellate. Con tale livello di consumo, l’Italia è il secondo utilizzatore di carta da riciclare a livello europeo (era terza nel 2020), dopo la Germania, seguita da Spagna e Francia. Il settore della carta, grazie al sistema consortile e al ruolo delle cartiere nel riciclo finale, ha già raggiunto l’obiettivo di riciclo del’85% al 2030.
 
Il peso dell’energia
“Risultati economici e ambientali positivi, ma l’attuale situazione di emergenza continua legata ai costi energetici causa forti preoccupazioni nel settore. I prezzi del gas, dopo il record di dicembre (oltre 113 euro/Mwh) e i leggeri allentamenti di gennaio e febbraio (86 e 81 euro/Mwh), a marzo hanno raggiunto quota 126,6 €/Mwh, che vuol dire in media 6 volte di più rispetto ai prezzi di giugno 2021 (ma in una giornata si è arrivati a 15 volte in più). E, a seguito delle riduzioni delle forniture di Gazprom a Italia e Germania, si attendono nuovi rialzi” prosegue Poli. Inoltre, le quotazioni dei crediti di emissione di CO2 sono in salita pressoché continua da marzo 2020. Il nuovo record assoluto è dell’8 febbraio 2022: 96,38 euro/ton. Da una media di 25 euro/ton del 2019-2020 questa voce di costo si è attestata su quasi 54 euro/ton nel 2021, per arrivare in questi primi mesi 2022, in prossimità di 83 euro/ton, senza alcun vantaggio in termini di raggiungimento di obiettivi di riduzione.

immagini
lorenzo-poli