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Bioplastiche, cresce in Italia il fatturato: + 9,4% nel 2020

where Milano when Mar, 15/06/2021 who roberto

Il settimo rapporto annuale di Assobioplastiche, l'associazione delle aziende del settore che quest'anno festeggia il suo decennale. A trainare la crescita è stato soprattutto il monouso

La crisi economica per il Covid-19bioplastiche.jpg non ha fermato la crescita del settore delle bioplastiche in Italia. Nel 2020 il fatturato complessivo è cresciuto del 9,4% rispetto al 2019, i volumi prodotti del 9,6%, gli occupati del 4,7%. A trainare la crescita è stato soprattutto il monouso (piatti, stoviglie, capsule per il caffè, cresciuto del 116%. è questo il quadro tracciato dal 7/o rapporto annuale di Assobioplastiche, l'associazione delle aziende del settore, che quest'anno festeggia il suo decennale. In Italia ci sono 278 aziende che producono bioplastiche, con 2.775 addetti dedicati, oltre 110.000 tonnellate di manufatti compostabili prodotti nel 2020 e un fatturato complessivo l'anno scorso di 815 milioni di euro.
 
Shopper e film
Gli shopper (sacchetti monouso per asporto merci) si sono attestati a circa 58.000 tonnellate (+2,7% sul 2019), nonostante la permanenza sul mercato di sacchetti illegali. I sacchetti ultraleggeri per frutta e verdura hanno evidenziato una leggera contrazione (-2,9%). Il film per agricoltura (bioteli per pacciamatura) ha confermato il trend positivo, con un +5% circa, segno della cresciuta attenzione del settore agricolo per l'ambiente. I film per imballaggio (alimentare e non) hanno evidenziato particolare vivacità, con tassi di incremento prossimi al +20%. Il boom c'è stato però negli articoli monouso compostabili, che hanno fatto segnare un +116%. Positivo anche il comparto dei sacchetti per il rifiuto umido (+3,5% circa).
 
Sacchetti non a norma e logistica

Secondo Paolo Arcelli di Plastic Consult, la società di consulenza che ha curato il rapporto di Assobioplastiche, "il comparto ha resistito bene al Covid, grazie alla scelta nazionale di puntare sulle plastiche compostabili e al buon posizionamento internazionale delle nostre aziende. Ma il 2021 sarà un anno difficile". Le criticità per Arcelli sono due: "La presenza di sacchetti non a norma sul mercato (sono ancora il 25%) e la scarsa disponibilità di materie prime dall'Asia. In Cina hanno cominciato ad usare i sacchetti compostabili: lì è partita la domanda, quindi i costi sono aumentati. Poi c'è il noto problema della logistica: il costo dei trasporti marittimi è quintuplicato, e i tempi di consegna delle materie prime si sono allungati". Plastic Consult prevede per quest'anno "una stabilità o un leggero calo di vendite per gli shopper, i sacchetti per l'umido e quelli ultraleggeri per l'ortofrutta (da 0 a -2%), una crescita moderata (dal 2 al 5%) del film agricolo e una forte crescita del monouso (soprattutto le capsule per caffè) e degli imballaggi (+10%)".

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