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Biorepack con “I Feel Good”. Un suolo sano e il riciclo consapevole

where Milano when Mar, 14/10/2025 who luca

Alla manifestazione di Donna Moderna e Starbene, il consorzio Biorepack ha promosso buone pratiche di raccolta dell’umido e il ruolo del compost come risorsa per la salute del suolo e degli ecosistemi. Tra le iniziative, una microserra e un gioco educativo.

Il legame tra salutefeelgood-biorepack.jpg delle persone e salute della Terra è stato al centro della partecipazione di Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi di bioplastica compostabile, alla terza edizione di “I Feel Good”, la manifestazione organizzata dai brand Donna Moderna e Starbene dedicata al benessere e alla sostenibilità che si è svolta nella Fondazione Riccardo Catella. Secondo gli organizzatori, un ambiente rigenerativo e una corretta gestione delle risorse sono elementi essenziali per la salute umana. Dall’alimentazione alla qualità dell’aria, fino al ciclo dei rifiuti, ogni scelta quotidiana influisce sul benessere collettivo. Da questa visione nasce la collaborazione con Biorepack, che nel sistema Conai rappresenta il comparto del riciclo organico delle bioplastiche compostabili. Durante i due giorni della manifestazione, Biorepack è stato presente con uno stand informativo dedicato alla raccolta differenziata dei rifiuti organici e compostabili, illustrando che cosa conferire e che cosa evitare.
 
Le parole di Versari
“Il nostro obiettivo è aiutare i cittadini a comprendere l’importanza di un conferimento corretto e il valore del compost come prodotto utile per la terra” – spiega Marco Versari, presidente del consorzio. “Un’umida ben differenziata consente di ottenere compost di qualità, privo di impurità, capace di restituire sostanza organica ai suoli e migliorare gli ecosistemi”.
All’interno dello stand è stata allestita una microserra con oltre cento piante – tra orchidee, orticole, aromatiche e officinali – coltivate con un terriccio a base di compost prodotto nell’impianto Sesa di Este (Padova), dove vengono trattati i rifiuti organici raccolti dai cittadini italiani con sacchetti in bioplastica compostabile. L’installazione ha offerto una dimostrazione tangibile del ruolo rigenerativo del compost nel mantenimento della fertilità dei suoli.
 
La microserra
Accanto alla microserra, i visitatori hanno potuto partecipare al “Giro dell’Umido”, un gioco interattivo che ha messo alla prova le conoscenze sulla raccolta differenziata e sul ciclo della bioplastica compostabile, con premi e gadget utili per migliorare le abitudini quotidiane di riciclo.
Secondo i dati del consorzio, i rifiuti organici rappresentano quasi il 40% del totale dei rifiuti domestici prodotti ogni anno in Italia. L’uso di bioplastiche compostabili, che non rilasciano microplastiche, facilita la raccolta, riduce gli errori di conferimento e aumenta la quantità di materia organica valorizzata negli impianti di compostaggio, contribuendo così a un’economia più circolare e sostenibile.
 

 

 

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