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Cial, l’industria italiana del riciclo alluminio continua a muoversi a ritmo da record

where Roma when Mar, 20/04/2021 who roberto

Il consorzio del riciclo dell’alluminio si fa portavoce di un concetto di responsabilità circolare che coinvolge produttori, pubblica amministrazione e singoli cittadini

L’industria italiana del riciclo dell’alluminiocial-scatolette.jpg si muove da molti anni a ritmi da record. Il nostro Paese è infatti terzo al Mondo, assieme alla Germania e dopo Stati Uniti e Giappone, per quantità di materiale riciclato: oltre il 70% dell’immesso sul mercato. E questo grazie anche al quotidiano impegno di Cial, il Consorzio nazionale imballaggi alluminio, che dal 1997 agisce con il duplice obiettivo di avviare al recupero e al consequenziale riutilizzo gli imballaggi di alluminio giunti al termine del loro ciclo vitale e di promuovere iniziative tese a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del riciclo dell’alluminio.
 
Responsabile per natura
In quest’ottica, Cial si fa portavoce di un concetto evoluto di sostenibilità, stimolando la cooperazione dei vari attori coinvolti nella filiera degli imballaggi in alluminio. È una questione di responsabilità circolare, che invita tutti (produttori, pubblica amministrazione e singoli cittadini) a cooperare in modo fattivo per il raggiungimento degli obiettivi generali di raccolta e di riciclo. Leggero, per niente inquinante, riutilizzabile al 100% e per infinite volte. Robusto ma duttile, resistente ma malleabile, bello a vedersi e durevole nel tempo, l’alluminio è utilizzato oggi in svariati ambiti per la produzione di milioni di prodotti e di svariate tipologie di packaging/imballaggi. Queste sue caratteristiche intrinseche lo rendono “responsabile per natura”, un alleato fondamentale per modelli sostenibili di produzione e di consumo improntati su un utilizzo efficiente delle risorse naturali. Proprio così: l’alluminio è a tutti gli effetti un materiale ‘permanente’. Basti pensare che oltre il 75% di quanto ne è stato da sempre prodotto è tutt’ora in circolazione. E questo grazie alla sua capacità di non disperdere mai, anno dopo anno, riciclo dopo riciclo, nessuna delle sue proprietà originali. I vantaggi a livello socio-economico sono lampanti.
 
L'alluminio, un materiale permanente

Semplici da raccogliere e riciclabili al 100%, gli imballaggi in alluminio facilitano il sistema di gestione dei rifiuti e consentono una diminuzione di CO2 immessa nell’atmosfera. E riducono gli sprechi alimentari. Così Cial-Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio racconta il ciclo degli imballaggi in alluminio e le virtù green di questo materiale leggero, riutilizzabile al 100% e per infinite volte. Robusto ma duttile e durevole, l’alluminio è utilizzato oggi in svariati ambiti per la produzione di milioni di prodotti e svariate tipologie di packaging. L’alluminio è a tutti gli effetti un materiale ‘permanente’. Basti pensare, ricorda Cial, che oltre il 75% di quanto ne è stato da sempre prodotto è tutt’ora in circolazione. E questo grazie alla sua capacità di non disperdere mai, anno dopo anno, riciclo dopo riciclo, nessuna delle sue proprietà originali. C’è anche da considerare che minor estrazioni equivalgono a una minor emissione di CO2 nell’ambiente: dati alla mano, negli ultimi 20 anni, grazie al progressivo incremento delle attività di riciclo e di riutilizzo, la mancata estrazione di nuovo alluminio ha comportato un risparmio di oltre 6.600.000 tonnellate di CO2.
 
Riduce i rifiuti a monte
Facile da raccogliere e facile da recuperare, l’alluminio riduce la formazione di rifiuti a monte. Un effetto barriera contro gli sprechi alimentari. Formati diversi, pesi e dimensioni differenti: lattine, scatolette, vaschette, bombolette, tappi e tubetti, pirottini per pasticceria. O anche semplici rotoli di fogli sottilissimi: sono gli innumerevoli imballaggi in alluminio che tutti noi utilizziamo ogni giorno per contenere, proteggere e conservare prodotti alimentari e di altra natura. L’alluminio offre, infatti, un’eccellente barriera alla luce, ai batteri, all’aria, all’ossigeno e al vapore. Quando è utilizzato come packaging di cibo e bevande, si rivela dunque molto utile per la conservazione del prodotto contenuto, minimizzando di conseguenza la produzione di rifiuto organico e contribuendo in maniera importante alla riduzione dello spreco alimentare. E inoltre, in caso di delivery e di takeaway, le “classiche” vaschette in alluminio garantiscono a lungo il mantenimento della temperatura ideale del cibo contenuto.
 
Sempre più leggero
Innovazione tecnologica: prodotti sempre più leggeri per garantire il risparmio della materia prima utilizzata. Indicativi i dati riportati dal recente studio “Imballaggi in alluminio. Trend evolutivo degli ultimi 20 anni”, che evidenziano la progressiva evoluzione in chiave ambientale delle imprese consorziate e il loro costante impegno finalizzato, ad esempio, a ridurre lo spessore e di conseguenza il peso, misurabile in grammi, trattandosi di un materiale per natura molto leggero, del packaging in alluminio prodotto. Sommando i risultati ottenuti per le varie tipologie di imballaggi in alluminio analizzate, si arriva a un risparmio totale nel corso degli ultimi 20 anni di circa 107 t/000, con una media annua pari a 5,35 t/000 risparmiate. Ciò ha consentito di ridurre tanti costi di produzione e ha contribuito a un notevole risparmio energetico.

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