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Comieco, il packaging in carta protagonista del food delivery

where Milano when Mar, 09/11/2021 who roberto

Il consorzio, con la redazione de Il Gusto e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha approfondito le caratteristiche dei pack utilizzati per il food delivery

I ristoratori preferiscono gli imballaggicomiecofooddelivery.jpg cellulosici: pack in carta e cartone si confermano validi alleati della transizione ecologica nell’ambito del food delivery, cresciuto del 17% nel 2020. Ma come si sono adattati al delivery diretto? Che materiali utilizzano per i loro contenitori? Li sanno valorizzare appieno cogliendone le opportunità? Per rispondere a queste domande Comieco, in collaborazione con la redazione de Il Gusto (Repubblica) e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha indagato le scelte e le abitudini di chi il cibo lo prepara, analizzando i pack usati da 40 ristoranti italiani dislocati a Milano, Torino, Roma e Napoli e raccontando il mondo del food delivery dal punto di vista del ristoratore. I materiali, le origini, le certificazioni e l’efficacia dei diversi tipi di imballaggi utilizzati nell’ambito della consegna del cibo a domicilio sono stati i temi al centro del dibattito di “Delivery, fra contenuto e contenitore. Il gusto della sostenibilità del packaging”  organizzato nell’ambito della sedicesima edizione di Golosaria.

Le virtù del packaging in carta: dalla sostenibilità alla comunicazione, le potenzialità ancora da esplorare
Tutti gli imballaggi osservati sono prevalentemente a base carta. Questa prima evidenza mette in luce come carta e cartone, grazie alle loro caratteristiche di compostabilità e riciclabilità siano materiali particolarmente adatti per l’utilizzo nel food delivery. A questo si aggiunge che carta e cartone sono costante oggetto di ricerca e innovazione al fine di coniugare sempre di più sicurezza del contenuto e sostenibilità del contenitore, confermandosi preziosi alleati nella lotta contro lo spreco alimentare grazie, per esempio, a soluzioni come la nanocellulosa, che garantisce una perfetta conservazione degli alimenti, un alto grado di riciclabilità e grandi possibilità di applicazione.

Packaging in carta, il biglietto da visita del ristoratore per il cliente
Non tutti i ristoratori sono ancora consapevoli delle potenzialità dell’imballaggio, a partire dalla comunicazione con il cliente: salvo poche eccezioni, la superficie dei contenitori non viene quasi mai utilizzata per dare informazioni sul ristorante, sulla storia o sulla filosofia del cibo che propone, o per comunicare le caratteristiche relative alla composizione dell’imballaggio e alla sua riciclabilità. Una possibilità dunque inespressa, ma che potrebbe essere utile per raccontarsi e farsi conoscere dal consumatore, soprattutto quando la relazione tra ristoratore e cliente è rappresentata proprio dall’imballaggio in cui il cibo è proposto, perché viene meno la componente di comunicazione che, normalmente, è affidata al ristorante. “La pandemia ci ha portato in eredità nuove modalità di acquisto e consumo: con circa 420 milioni di pacchi spediti nel 2020, l’e-commerce è cresciuto del 30% rispetto al 2019” – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “Stesso boom è stato registrato anche nel settore del food delivery, con un giro d’affari nel 2020 di oltre 700 milioni di euro, +19% rispetto all’anno precedente. In questo contesto il packaging in carta e cartone è sempre più protagonista della raccolta, rappresentando oltre il 40% del flusso domestico. L’osservazione dei packaging utilizzati dai ristoratori per il delivery conferma come carta e cartone siano protagonisti perché sostenibili e facili da riciclare. Ed i numeri lo dimostrano: l’Italia ha raggiunto l’87% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, superando con 10 anni di anticipo gli obiettivi europei.”

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