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Comuni Ricicloni 2017, sono 500 quelli liberi dalla spazzatura. Quasi tutti nel Triveneto

where Roma when Mar, 27/06/2017 who roberto

Maglia rosa al Veneto, che mantiene la percentuale più alta di Comuni virtuosi (29,2%); seguono il Friuli Venezia Giulia (27,8%) e il Trentino Alto Adige

In Italia sono quasi 500 i Comuni comuniriciclonimappa.jpgrifiuti-free, ovvero liberi dalla spazzatura, nei quali vivono  oltre 3 milioni di persone. Si trovano quasi tutti al Nord (82%): prima di tutto in Veneto, che mantiene la percentuale più alta di Comuni virtuosi (29,2%); seguono il Friuli Venezia Giulia (27,8%) e il Trentino Alto Adige (18,7%). Quanto ai capoluoghi migliori, primeggiano Pordenone, Treviso, Belluno e Trento (tutti e quattro “rifiuti-free”). Questa la fotografia dell'Italia dei rifiuti del nuovo rapporto di Legambiente “Comuni Ricicloni 2017”, presentato nei giorni scorsi a Roma.

In particolare, al Nord aumentano i comuni lombardi, che passano dai 76 rifiuti-free dello scorso anno agli attuali 90, di cui 20 oltre i 10mila abitanti, e quelli trentini, che aumentano di 5 unità. Stabili Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Assente, di nuovo, la Valle d'Aosta, mentre per il Piemonte sbuca il primo Comune Rifiuti Free oltre i 10mila abitanti, Cossato.
 
Dal report emerge che "l'83% dei Comuni a bassa produzione di rifiuti indifferenziati fa parte di un consorzio o di una comunità montana". Secondo il rapporto, aumentano i Comuni di una certa dimensione, che contengono la produzione dei rifiuti indifferenziati: Carpi, in Emilia Romagna con 71 mila abitanti, Cassano Magnago, Tradate e Suzzara (tutti con più di 20 mila abitanti) in Lombardia, e cinque Comuni toscani tra cui Empoli (Fi) con 54mila abitanti e Capannori (Lu) con 46mila. Dieci comuni di medie dimensioni anche in Veneto e uno (Pergine Valsugana) in Trentino. Le novità al Centro: tre Comuni in più rispetto allo scorso anno nel Lazio. La ricomparsa al sud del Comune di San Michele di Ganzaria, in Sicilia, e il calo sostanzioso in Abruzzo, che passa da 12 a 5 realtà. Per il resto, escludendo l'assenza di un buon numero di Comuni della Campania, si riconferma il trend degli anni precedenti, compresa l'assenza della Puglia. Nelle classifiche dedicate ai consorzi sopra i 100mila abitanti, continua il testa a testa "tra due colossi trevigiani, il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, che servono rispettivamente 554mila abitanti e 310mila abitanti; anche AeT2000 e Mantova Ambiente fanno la loro parte (produzione pro-capite di indifferenziato di circa 560mila cittadini poco oltre i 75 kg all'anno per abitante). Tutti in Trentino i consorzi della prima parte della classifica al di sotto dei 100mila abitanti, con AMNU, ASIA e Fiemme Servizi con un contenimento della produzione al di sotto dei 50 kg all'anno per abitante. I Comuni che hanno deciso per la tariffa puntuale sono 247, mentre quelli che hanno scelto la normalizzata sono 95.
 
“Sull'economia circolare anche le grandi città possono fare la differenza - dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni - : ce lo dimostra la città di Milano, prima metropoli italiana ad aver superato la soglia del 50% di raccolta differenziata che, con un milione e trecentomila abitanti serviti dal 'porta a porta', è la prima metropoli in Italia e la seconda in Europa dopo Vienna", tanto che "New York è interessata a replicare questo modello”.
"Stiamo disegnando un Paese che va bene. Ma abbiamo ancora qualcosa che non va perché, quando penso al 35-40% di rifiuti che ancora vanno in discarica, mi vengono i capelli dritti". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo alla premiazione. "I nuovi obiettivi Ue dovrebbero essere il 10% o il 5% di rifiuti in discarica, e il 70% di differenziata”.  

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