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Conai festeggia 15 anni – Ora la sfida è la raccolta differenziata di qualità

where Milano when Lun, 17/12/2012 who redazione

Nel 1997 l’Italia recepiva la direttiva europea sugli imballaggi e con il decreto 22 poneva in capo ai produttori e agli utilizzatori l’onere degli obiettivi nazionali di riciclo. Oggi tre imballaggi su quattro sono stati avviati a recupero. Il futuro del Consorzio? Promozione della raccolta differenziata di qualità e valorizzazione dei rifiuti di imballaggio nelle aree in ritardo

Tempo di bilanci e di nuovo obiettivi per il Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, a quindici anni dalla sua costituzione. Era il 1997 e l’Italia recepiva la direttiva europea sugli imballaggi e con il decreto 22 poneva in capo ai produttori e agli utilizzatori di imballaggi, attraverso il consorzio, l’onere del raggiungimento degli obiettivi nazionali di riciclo e recupero.
Oggi, dopo molti anni, il recupero complessivo di imballaggi ha raggiunto la percentuale del 73,7%, equivalente 8.596.000 tonnellate recuperate su 11.657.000 tonnellate immesse al consumo. In altre parole, tre imballaggi su quattro sono stati avviati a recupero: erano uno su tre nel 1998. Inoltre, il riciclo complessivo è stato del 64,4% dell’immesso al consumo, per circa la metà conseguito attraverso la gestione diretta del sistema consortile.
Negli anni sono 7.267 i comuni che hanno aderito all’accordo quadro Anci-Conai sottoscrivendo le convenzioni per il conferimento del materiale raccolto in modo differenziato, con il coinvolgimento di oltre 57 milioni di cittadini, pari al 96% della popolazione. L’attività svolta dal Consorzio in 15 anni ha permesso di evitare emissioni di CO2 per complessivi 74 milioni di tonnellate, di evitare la costruzione di 507 discariche e l’invio a smaltimento di 60,5 milioni di tonnellate di rifiuti. La società di ricerca e consulenza Althesys calcola inoltre che ammontino a 11,1 miliardi di euro i benefici economici derivanti dal riciclo dei materiali gestiti nell’arco di un quindicennio dal sistema.
“Nei quindici anni di attività – ha sottolineato il presidente Roberto De Santis – il Conai è stato il cardine di un circuito virtuoso a livello nazionale basato, da una parte, sulla raccolta differenziata dei rifiuti domestici, non solo di imballaggio, e dall’altra sullo sviluppo di un’industria del riciclo nazionale. Un modello, questo, sia in termini di sostenibilità ambientale sia economica che, se confrontato con gli altri sistemi europei, a parità di performance, garantisce un vantaggio competitivo per le imprese italiane”.
Per quanto riguarda il futuro, l’attività del Conai sarà dedicata alla promozione dello sviluppo della differenziata e della valorizzazione dei rifiuti di imballaggio nelle aree in ritardo, al miglioramento qualitativo della raccolta stessa per ottenere sempre più alti risultati di riciclo e allo sviluppo di iniziative di prevenzione, solo per citare le principali.

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