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​Conai presenta a European Bioplastics il progetto di recupero dei bioimballaggi

where Berlino (Germania) when Lun, 16/12/2013 who michele

Il gruppo di lavoro si è occupato di mettere a punto un progetto di recupero degli imballaggi biodegradabili, con il coinvolgimento di produttori di materie biodegradabili (Basf, NatureWorks e Novamont), utilizzatori (Barilla e Coop), consorzi (Cic e Corepla),  associazioni di categoria (Assobioplastiche e Federazione gomma-plastica)

Per dare informazioni chiare ai cittadini, è necessario associare il concetto di biodegradabilità a quello del tempo di biodegradazione del manufatto stesso. Lo dice Conai nelle conclusioni dello studio sulla riciclabilità delle bioplastiche, presentato in occasione della conferenza organizzata ogni anno da European Bioplastics, l’associazione europea che riunisce le aziende dell’intera filiera delle bioplastiche. L’appuntamento, giunto alla sua ottava edizione, si è tenuto a Berlino il 10 e 11 dicembre e si conferma come il principale evento internazionale dedicato all’industria delle bioplastiche, dei biomateriali e delle loro applicazioni.
Il gruppo di lavoro ha messo a punto un progetto di recupero degli imballaggi biodegradabili, con il coinvolgimento di produttori di materie biodegradabili (Basf, NatureWorks e Novamont), utilizzatori (Barilla e Coop),  consorzi (Cic e Corepla), associazioni di categoria (Assobioplastiche e Federazione gomma-plastica).
Obiettivi del gruppo di lavoro, formulare una definizione di imballaggi biodegradabili,  definirne una corretta e condivisa gestione pre e post consumo - dalla raccolta differenziata al recupero -, informare i cittadini.
Sono stati effettuati studi sul ciclo di vita, prove di laboratorio e industriali per verificare la biodegradabilità e la riciclabilità degli imballaggi immessi sul mercato, all’unico scopo di ricavarne utili indicazioni per la loro gestione post consumo. Inoltre, sono state effettuate prove di laboratorio e industriali con metodi standardizzati, sia su provini ottenuti da materiali vergini (in granuli) sia da semilavorati industriali. I test effettuati vengono normalmente utilizzati per avere indicazioni sulla possibilità tecnica di effettuare riciclo meccanico sui manufatti di interesse.
Dai lavori è emerso che, ai fini di una corretta gestione e raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi, sono considerati imballaggi biodegradabili solo quelli che compostabili e conformi alla norma Uni En 13432 – 2002; gli imballaggi biodegradabili non vanno dispersi nell’ambiente perché il loro tempo di biodegradazione potrebbe durare anni; per la raccolta dell’umido devono essere usati esclusivamente i sacchetti biodegradabili; gli imballaggi, i bicchieri e le stoviglie biodegradabili usati possono essere raccolti con l’umido per essere inviati a riciclo organico. Se non contaminati da rifiuti organici alimentari, e su disposizioni degli organi locali competenti, questo genere di rifiuti può anche essere raccolto insieme a quelli realizzati con plastiche tradizionali.
 
 

 
 

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