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Cresce la raccolta differenziata in Emilia Romagna:+2,5%

where Bologna when Mar, 11/09/2018 who roberto

La Regione ha toccato quota 64,3%, facendo registrare un ulteriore aumento rispetto al 61,8% dell’anno precedente

Sempre più raccolta differenziata in raccolta-bologna.jpgEmilia-Romagna. Nel 2017 ha toccato quota 64,3%, facendo registrare un ulteriore incremento rispetto al 61,8% dell’anno precedente: +2,5%. Si tratta di 1 milione e 861mila tonnellate, pari a 417 chilogrammi per abitante, avviate al recupero, cinque in più a testa rispetto al 2016. Si conferma quindi il trend di crescita continua degli ultimi quindici anni, in cui la raccolta separata di carta, vetro, alluminio, umido è più che raddoppiata a partire dal 28% del 2002. Un andamento che rende concreto l’obiettivo del 73% di raccolta differenziata fissato dal Piano regionale dei rifiuti al 2020, un traguardo già tagliato da 107 Comuni: uno su tre (il 32,3%) dei 331 dell’Emilia-Romagna. E la raccolta differenziata si attesta all’80% nei Comuni dove è già applicata la tariffazione puntuale, dove cioè si paga per quanto si butta.
Attivi tutti i territori, nei quali non si scende mai al di sotto di una soglia di poco inferiore al 55%. Per fare alcuni esempi, fra le province Parma tocca il 77,6%, Reggio Emilia il 71,3%, Ferrara il 68% e Modena il 67,8%. Rispetto al 2016, il balzo in avanti più rilevante è quello segnato dal territorio ferrarese: +7,2% (sul 60,8% dello scorso anno). Bene il parmense con +3,7% (sul 73,9%) e il riminese in crescita del 3,3% (sul 60,2%). L’aumento della differenziata corrisponde a un calo della produzione di rifiuti urbani indifferenziati, che l’anno scorso si è fermata a 1 milione e 35 mila tonnellate: -8,65% rispetto al 2016. Una tendenza in linea con il continuo decremento registrato dal 2002: da allora - quando si attestava su un milione e 901mila tonnellate - la produzione di indifferenziato è crollata del 45,56%.  
Per quanto riguarda la composizione merceologica, la percentuale maggiore (22%) è relativa al verde (scarti di giardino e grosse potature); carta e cartone (21%), umido (15%), vetro (8%), legno (8%), plastica (7%), ingombranti (letti, materassi 4%) e inerti domestici (oggetti di scarto di lavori edili domestici 5%), metalli ferrosi e non (2%), altre raccolte differenziate (3%) e, infine, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee (1%).

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