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Economia circolare e chimica verde per il ciclo dei rifiuti in Toscana

where Pisa when Mar, 12/10/2021 who roberto

NextChem (Gruppo Maire Tecnimont) e Scuola Superiore Sant’Anna hanno presentato gli avanzamenti tecnologici e impiantistici per la chiusura del ciclo dei rifiuti nella regione

La Toscana ha un’opportunità storicaconvegnoeconomiacircolareechimicaverde_0.jpg di chiudere il ciclo dei rifiuti grazie a nuove tecnologie impiantistiche che rispondono agli obiettivi di economia circolare e di decarbonizzazione dell’Unione Europea. Se ne è parlato al convegno “L’Economia Circolare per il rilancio green dell’industria: la chimica verde per la chiusura del ciclo dei rifiuti” svoltosi nei giorni scorsi a Pisa e promosso da NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont, e dalla Scuola Superiore Sant’Anna.
 
La Toscana e la chimica verde
In Toscana si ha necessità di soluzioni impiantistiche che consentano di chiudere il ciclo della gestione dei rifiuti, con 2,28 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e 10,1 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti ogni anno; dei rifiuti urbani oltre il 33% viene ancora smaltito in discarica e circa il 10% viene incenerito in impianti in via di chiusura. NextChem, la società di Maire Tecnimont che opera nel campo della chimica verde e delle tecnologie a supporto della transizione energetica e l’economia circolare, basandosi sul know-how e l’esperienza di un Gruppo italiano dal respiro internazionale con circa 9000 addetti e sedi in tutto il mondo, ha presentato il suo modello di Distretto Circolare Verde e del ruolo che potrebbe contribuire alla chiusura del ciclo della gestione dei rifiuti in Toscana. Il Distretto Circolare Verde può includere diverse tecnologie per realizzare prodotti della chimica verde - come idrogeno, metanolo, etanolo, dal riciclo di scarti plastici e secchi da cui estrarre carbonio e idrogeno per ricostruire molecole “circolari” e a basso contenuto carbonico - e per produrre idrogeno verde attraverso elettrolisi, da fonti rinnovabili.
 
Il modello
“La tecnologia di conversione chimica per la produzione di molecole circolari è una innovazione di NextChem che si basa su processi consolidati - ha detto Pierroberto Folgiero, CEO Gruppo Maire Tecnimont e NextChem -. È una soluzione che contribuisce sia alla riduzione dello smaltimento dei rifiuti in discarica e sia alla decarbonizzazione dell’industria e dei trasporti, necessaria al raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni”. È un modello che consente di riconvertire siti industriali salvando posti di lavoro e creandone di nuovi, di creare nuove filiere industriali e di ridurre la dipendenza energetica del Paese, producendo materiali che oggi vengono importati dall’estero e creando le condizioni per avviare una fase pilota di utilizzo dell’idrogeno nei trasporti pubblici, uno degli obiettivi del Next Generation EU e dei Piani per l’energia e per il clima. La soluzione allo studio è al crocevia tra bioeconomia ed economia circolare ed è funzionale alla lotta ai cambiamenti climatici sia per il risparmio complessivo di CO2 che dal punto di vista del recupero dei rifiuti, con la parallela riduzione dello smaltimento finale per incenerimento e in discarica.

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