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Economia circolare, il Parlamento europeo approva target di riciclo più ambiziosi

where Strasburgo (Francia) when Mer, 15/03/2017 who roberto

L’Europarlamento ha sostenuto le indicazioni della Commissione Ambiente: 70% dei rifiuti al 2030, 80% per gli imballaggi, 5% in discarica ma con deroghe

Via libera dell'Europarlamento a un riciclo-rifiuti.jpgpacchetto di misure sull'economia circolare più ambizioso, con target di riciclo più elevati rispetto a quelli proposti dalla Commissione Ue. La plenaria di Strasburgo ha confermato, a larghissima maggioranza, il rapporto della Commissione Ambiente che prevede l'aumento al 70% di rifiuti urbani riciclati entro il 2030 (contro il 65% chiesto da Bruxelles) e all'80% per gli imballaggi (contro il 75%), la riduzione al 5% di quelli in discarica (contro il 10%). Il rapporto ha introdotto anche il taglio del 50% degli sprechi alimentari. L'Aula dovrà ora negoziare il testo con il Consiglio Ue, per arrivare a un accordo finale.

Il raggiungimento di questi obiettivi consentirebbe, secondo la valutazione della stessa Commissione Europea, di creare 580mila posti di lavoro, con un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le imprese europee grazie a un uso più efficiente delle risorse e quindi a una riduzione delle importazioni di materie prime.
I posti di lavoro potrebbero crescere sino a 867mila se all’obiettivo del 70% di riciclaggio si accompagnassero a livello europeo e nazionale anche misure ambiziose per il riuso, in particolare nell’arredamento e tessile. Solo in Italia si possono creare almeno 190mila nuovi posti di lavoro, al netto dei posti persi a causa del superamento dell’attuale sistema produttivo.
“Oggi il Parlamento ha dimostrato a larghissima maggioranza che crede nella transizione verso un'economia circolare - ha dichiarato la relatrice, Simona Bonafè (PD) -. Abbiamo deciso di ripristinare obiettivi ambiziosi per il riciclaggio e la discarica, in linea con quanto la Commissione aveva inizialmente proposto nel 2014". 
Secondo Bonafè, il pacchetto sull'economia circolare, approvato con quasi 600 voti, esce ulteriormente rafforzato dopo la maggioranza già forte che lo aveva adottato alla commissione ambiente, e di questo il Consiglio deve tenerne conto nei negoziati la cui apertura dovrebbe avvenire il prima possibile se gli stati membri seguiranno i tempi rapidi dell'Aula sul dossier il cui obiettivo è chiudere sotto la presidenza maltese".
L'europarlamentare si è detta soddisfatta di essere riuscita a "mantenere i target come sono usciti dalla commissione ambiente, in particolare il 5% come massimo di rifiuti conferiti in discarica". Su questo punto Bonafè ha assicurato di essere "consapevole che la situazione è diversa da stato membro a stato membro", tanto che l'Europarlamento "ha previsto una deroga per gli stati membri più indietro", che sono quelli dell'Est, anche se allo stesso tempo in Paesi come l'Italia ci sono grandi variazioni da regione a regione.
“Siamo contenti che il Parlamento europeo abbia scelto di procedere con decisione sulla strada dell'economia circolare. L'europarlamentare Simona Bonafè, relatrice del provvedimento, ha fatto un ottimo lavoro" ha commentato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, spiegando che "il testo approvato è molto elevato nei target e, per quanto ci riguarda, non potrà prescindere da un punto sul quale lavoriamo in Consiglio europeo dal primo giorno: l'armonizzazione delle regole, ovvero una spinta di pari intensità da parte degli Stati membri e un'effettiva comparabilità tra le loro performance. Ci attende un negoziato non semplice - conclude il ministro - ma è indispensabile arrivare a un testo molto ambizioso in grado di avviare l'Europa verso un futuro di crescita sostenibile".

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