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Le “Giornate della Ricerca” di Corepla: università e industria a caccia di idee e innovazione

where Pisa when Mar, 11/06/2019 who roberto

Si è chiusa la due giorni di Pisa, promossa da Corepla e Scuola Superiore Sant’Anna,  punto di incontro di energie, sperimentazioni, tecnologie e nuovi saperi per la massimizzazione del riciclo della plastica

Sviluppare soluzioni condivise, per crearegiornate-ricerca-corepla.jpg economie competitive e circolari. Questo l’obiettivo della seconda edizione delle “Giornate della Ricerca” promosse da Corepla in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna nella due giorni in corso a Pisa.

Un’importante occasione di confronto e di analisi, per stimolare ricerca e innovazione nel rapporto tra materie plastiche, imballaggi in plastica riciclati e temi vitali come il trasporto dell’acqua, la salute, l’igiene e la sicurezza, l’energia e il cibo. Una continua ricerca di soluzioni alternative, da affiancare al riciclo tradizionale degli imballaggi in plastica, che possano garantire risposte ad una sempre crescente raccolta differenziata (nel 2018, in Italia, si registra un +13,6% di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica rispetto al 2017, con un pro capite medio annuo nazionale di 20 kg/anno/abitante contro i 18 kg del 2017, per un totale di 1.200.000 ton raccolte. Sono oltre 7.200 i Comuni attivi, il 91% del totale).

Per Antonello Ciotti, Presidente Corepla: “Le Giornate della Ricerca sono il nuovo laboratorio collettivo di Imprese, Istituzioni, Università. Corepla catalizzatore di saperi diversi per progettare nuove possibilità/identità degli imballaggi in plastica attraverso il riciclo e il loro utilizzo in numerosi settori anche ad alto valore aggiunto. Noi facciamo squadra per un Paese più sostenibile. Ma per un’Italia che innova e in veloce trasformazione verso un’economia circolare, occorrono interventi imprenditoriali e pubblici: servono nuovi impianti per far fronte all’aumento della raccolta differenziata e serve che le Amministrazioni Pubbliche impongano l’utilizzo di materiale riciclato nei loro acquisti”.
Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “La Scuola Superiore Sant’Anna è fortemente impegnata da molto tempo sulle tematiche della sostenibilità con attività di ricerca, di formazione e di public engagement che, come ha mostrato anche questa iniziativa, sono fondamentali per far crescere la consapevolezza e la partecipazione a sfide collettive di primaria importanza”.
Marco Frey, Direttore del Master sull’economia circolare della Scuola Sant’Anna: “Innovazione tecnologica e sostenibilità viaggiano sempre più a braccetto. Per una maggiore circolarità occorre trasformare il ciclo di vita dei prodotti/servizi in tutte le loro fasi, a partire dal design per chiudere con il riciclo, mettendo in campo tutta la creatività di cui noi Italiani siamo capaci”.
Aggiunge Daniele Ferrari, Presidente CEFIC: “L’industria chimica europea è in prima linea per realizzare nuovi modelli di business circolari e low-carbon. Questa transizione richiede importanti investimenti, la collaborazione di tutta la filiera, oltre che un forte sostegno delle Istituzioni. È fondamentale il coinvolgimento di tutti: non esiste economia circolare senza una buona gestione dei rifiuti che inizia dalla consapevolezza di ciascuno di noi”.
Luisa Lavagnini, Direttore R&D e Innovazione Tecnologica Versalis (Eni) ha presentato un progetto per utilizzare polistirene proveniente da raccolta differenziata all’interno della propria filiera produttiva: una nuova materia prima espandibile contenente riciclato che trova impiego nella produzione di lastre isolanti. Si sommano così i vantaggi sul breve periodo del packaging stirenico, utile per il trasporto e la conservazione dei cibi, con quelli dell’applicazione in edilizia in cui l’isolante riduce per decenni i consumi energetici delle abitazioni. “Il progetto di Versalis (Eni) assomma l’efficienza a breve termine del packaging con l’efficienza duratura dell’isolamento termico. Questo attraverso un innovativo processo che valorizza l’eccellenza della filiera italiana del recupero, selezione e riciclo delle plastiche post consumo e la tecnologia proprietaria di Versalis per la produzione di polistirene espandibile”.
Teresa Galardi, Sustainability leader di Equipolymers, ha presentato Viridis 25, un PET di grado alimentare che utilizza fino al 25% di PET riciclato chimicamente. Viridis 25 è conforme ai regolamenti europei per le plastiche a contatto con gli alimenti e può essere utilizzato sia nella produzione di bottiglie per liquidi alimentari che nella termoformatura. Per Viridis 25, a maturità del progetto, si prevede un utilizzo di PET riciclato di oltre 30.000 ton/anno.
Loredana Giannini del gruppo IDROTHERM 2000 specializzato in soluzioni innovative per la distribuzione di acqua e gas, nel trasporto di fluidi industriali, nell’irrigazione agricola, nel teleriscaldamento, nella geotermia e negli scarichi, con un fatturato di oltre 80 mln di euro e tre siti produttivi, due in Toscana e uno in Lombardia, ha presentato un innovativo progetto realizzato in collaborazione con il Gruppo Hera SpA. Una tubazione in plastica riciclata per la protezione dei cavi elettrici ad alta tensione e scarico di acque reflue. Sulla base del conteggio dei metri di nuove tubazioni che vengono mediamente posati da Hera nell’arco di un anno, l’utilizzo di plastica riciclata potrebbe garantire un risparmio di CO2 di circa 126,6 ton stimato per la sola rete elettrica. L’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del Progetto Blue Resolution, al cui finanziamento ha partecipato un’azienda locale specializzata in prodotti surgelati, ha presentato SILVER 2, un robot a forma di granchio con sei zampe, progettato e costruito per esplorare i fondali marini e analizzare e monitorare la presenza di plastiche. Marcello Calisti, coordinatore del progetto: “In una seconda fase potremmo ipotizzare di raccogliere i rifiuti per poter dare loro una seconda vita”.
Paolo Fiaschi, responsabile Oil and Products Portfolio Support di Eni Refining & Marketing, ha presentato le attività di Eni nell’ambito dell’economia circolare con un focus particolare sul progetto di gassificazione del CSS (combustibile solido secondario) proveniente dai rifiuti solidi urbani di Venezia in miscela con il plasmix originato dalle attività di selezione Corepla e finalizzato alla produzione di idrogeno che verrà poi utilizzato nella bioraffineria Eni di Venezia a Porto Marghera.
Alessandro Canovai, Direttore generale di Revet, importante azienda toscana di riciclo plastica, ha illustrato il nuovo granulo realizzato valorizzando la componente poliolefinica del plasmix, derivato dagli imballaggi in plastica raccolti in Toscana, utilizzato recentemente anche per la stampa 3D. E aggiunge: “Revet sta investendo in ricerca e sviluppo tecnologico per aumentare la quota di riciclo ma allo stesso tempo è necessario investire in comunicazione ed educazione dei cittadini, perché purtroppo in questi ultimi anni stiamo assistendo ad un peggioramento della qualità della differenziata. E senza qualità non c’è riciclo”.
Antonio Protopapa, Direttore R&D Corepla, traccia un breve ma importante  bilancio dei risultati ottenuti dopo la prima edizione delle “Giornate della Ricerca“ tenutesi l’anno scorso a Palermo e sottolinea per il futuro prossimo: ”Nella scorsa edizione sono emerse linee guida importanti per le attività del nostro settore che hanno favorito l’attuazione di progetti innovativi da parte di alcune aziende che vi hanno preso parte come ad esempio Carbios, Sipa e Previero. L’auspicio per le giornate pisane è quindi di estendere ulteriormente la rete di collaborazioni tra i vari attori della filiera degli imballaggi in plastica per contribuire concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’agenda ONU 2030”.

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