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Industria dei macchinari per le plastiche, aumento a due cifre nel 2017

where Milano when Mar, 20/03/2018 who roberto

Lo si legge nel consuntivo dello scorso anno che evidenzia un ottimo export per i costruttori italiani di macchinari per materie plastiche e gomma

Incremento a due cifre di tuttiamaplast.jpg gli indicatori macroeconomici per i costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Lo evidenzia  il Centro Studi di Amaplast, l'associazione nazionale di categoria, che ha elaborato il consuntivo del 2017, anche sulla base dei dati di commercio estero di fonte ISTAT.

La produzione stimata dall’Associazione è stata sostenuta dall’ottima performance delle esportazioni, che ne costituiscono il 70% circa, ma anche dal mercato interno, che mostra decisi segnali di ripresa, verosimile esito, tra l’altro, delle misure a sostegno degli investimenti in beni strumentali messi in campo nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0; mercato interno la cui espansione è confermata anche dall’andamento più che positivo dell’import.

“L’orizzonte temporale del portafogli ordini dei costruttori italiani” sottolinea con soddisfazione il presidente Amaplast, Alessandro Grassi “si è notevolmente allungato: sono numerose le aziende che hanno programmato la produzione almeno fino a fine anno e non poche hanno difficoltà a soddisfare le richieste dei clienti”.
A livello delle principali macro-aree, la geografia delle esportazioni vede una complessiva progressione delle destinazioni europee, in primo luogo in ambito UE dove, nelle primissime posizioni, Germania e Francia mostrano un miglioramento di oltre 20 punti rispetto al 2016. è però al decimo posto che si rileva il +69% messo a segno dalle vendite alla Romania: un picco di forniture nell’ultimo trimestre dell’anno ha fatto sì che il Paese abbia nuovamente fatto scivolare al di fuori della “top ten” (ma solo di una posizione) la Russia, che lo scorso settembre vi si era riaffacciata. Peraltro, il recupero russo prosegue a ritmo sostenuto (+67%) e il valore delle forniture italiane di macchinari ha quasi raggiunto i 100 milioni di euro.

Non particolarmente brillante il trend delle vendite verso l’Asia, in funzione di un flusso rallentato in Medio Oriente (soprattutto Arabia Saudita e Iran) e di una crescita tutto sommato contenuta (inferiore al +5%) verso i mercati del Far East, dove i due più importanti hanno mostrato un cedimento: Cina -2,5% e India -6%.
Quanto ai due principali mercati nordamericani, le vendite agli Stati Uniti registrano un incremento definitivo del 20%, dopo le variazioni fino al +30% messe a segno nel corso dell’anno; le forniture al Messico risultano in calo del 17% circa, ridimensionando le perdite di oltre i venti punti subite nei mesi precedenti; del resto, il boom del 2016 non avrebbe potuto reggere più a lungo.

In questo ambito vale la pena di sottolineare che l’introduzione di dazi all’importazione di varie categorie di prodotti, minacciata nei giorni scorsi dall’amministrazione Trump, non dovrebbe riguardare macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. La produzione statunitense di settore non è sufficiente a coprire la domanda dei trasformatori locali e l’imposizione tariffaria risulterebbe del tutto controproducente per il comparto. In Sudamerica continua il recupero delle forniture in Brasile, che sfiora il +40% sul 2016, per un valore complessivo che ha nuovamente superato i 50 milioni di euro.
 
Dal punto di vista merceologico, si rileva l’andamento particolarmente positivo delle vendite all’estero di tutte le principali tipologie di macchinari per la trasformazione primaria, nonché degli stampi, che tradizionalmente rappresentano poco meno di un terzo dell’export italiano di settore.

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amaplast
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