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Legambiente, con l’economia circolare meno emergenze rifiuti

where Roma when Mar, 12/02/2019 who roberto

Per il presidente nazionale Stefano Ciafani serve semplificare il riciclo rifiuti

"Il 2018 è stato l'anno dell'approvazionestefano-ciafani_0.jpg del pacchetto europeo sull'economia circolare, ma il 2019 dovrà essere un anno determinante per la sua attuazione". Lo ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani (nella foto), sottolineando anche che l'economia circolare non è solo un modo per uscire dalle tante emergenze rifiuti ancora dislocate in Italia, ma vuol dire anche creare investimenti, occupazione ed economia sul territorio.

Il riciclo dei rifiuti va semplificato al massimo, ha aggiunto, "altrimenti il rischio di dover aumentare la quota di quelli di origine domestica o produttiva in discarica, al recupero energetico o all'estero diventa sempre più concreto". Legambiente ricorda che, con l'approvazione del pacchetto di direttive europee dell'economia circolare, sono stati introdotti obiettivi di preparazione, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti: 50% al 2020, 60% al 2030 e 65% al 2035.

L'Italia è ancora indietro, è stato detto, ma "per raggiungere i nuovi target di riciclo dettati dalla normativa europea - ha spiegato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - servono gli impianti, a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio, per il trattamento della frazione organica, che rappresenta il 40% del quantitativo raccolto con la differenziata".

Una rete impiantistica, ha aggiunto Zampetti, "consentirebbe la produzione di biometano da immettere in rete o destinare a carburante, e compost di qualità. Per arrivare a rifiuti zero in discarica o negli inceneritori, serve realizzare mille impianti di riciclo e riuso. Non c'è altra soluzione".

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