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​Per Legambiente non sono biodegradabili metà degli shopper della grande distribuzione

where Roma when Lun, 19/01/2015 who michele

Secondo l’associazione, i risultati del monitoraggio evidenziano una mancanza di conformità alla legge che ha bandito dal commercio gli shopper non compostabili

shoppercompostabile.jpgSu 37 sacchetti per la spesa prelevati presso diversi punti vendita della grande distribuzione organizzata in sette regioni, 20 buste, pari al 54% del totale, sono risultate non conformi alla legge che ha messo al bando gli shopper non compostabili.
È questo il risultato della campagna di monitoraggio organizzata da Legambiente attraverso il lavoro dei circoli locali e dei comitati regionali. Il monitoraggio è stato condotto tra la fine di novembre e le vacanze natalizie per valutare il rispetto della legge, ormai in vigore da anni, che ha messo al bando i sacchetti di plastica non biodegradabili, ancora molto diffusi. I risultati di questa campagna di controllo evidenziano una mancanza di conformità alla legge. Sono 5 le regioni dove sono stati prelevati i sacchetti non conformi alla legge: Campania (7 casi), Basilicata (6), Puglia (3), Calabria (3) e Lazio (1). I sacchetti prelevati in Lombardia e Veneto invece sono risultati regolari.

“Siamo di fronte ad un diffusa situazione di illegalità nel settore delle buste per l’asporto delle merci, e questo è evidente nonostante abbiamo evitato di fare verifiche sui tanti piccoli negozi commerciali e sui mercati rionali, dove la situazione è visibilmente ancor più grave, anche a causa di una azione capillare da parte di alcuni distributori che vendono, anche online, sacchetti palesemente fuori legge” – afferma il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani -. “Il bando sui sacchetti di plastica è in vigore da anni, la norma è molto chiara e le multe previste dallo scorso mese di agosto sono salate. È arrivato il momento di far rispettare una legge che permette di ridurre l’inquinamento da plastica, di migliorare la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti e la produzione di compost di qualità, promuovendo la riconversione industriale verso innovativi processi di chimica verde da fonti rinnovabili, come già avvenuto, ad esempio, nel polo industriale di Porto Torres”.

“La ricerca di Legambiente conferma che in questo Paese continua ad esserci la cattiva abitudine di ignorare le leggi. Sta alle forze dell'ordine e alla magistratura adesso farla rispettare. Grazie al talento italiano che ha fatto delle nostre imprese le leader mondiali del settore nella chimica verde e, per una volta, grazie alla lungimiranza del legislatore, abbiamo di fronte a noi una straordinaria occasione di innovazione e difesa dell'ambiente. Non lasciamocela scappar di mano per ignavia”, ha dichiarato Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club.
 
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Sacchetto plastica compostabile