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Premio Vivere a Spreco Zero 2019: vince il comune di Torino

where Bologna when Mar, 19/11/2019 who roberto

Gli “Oscar” della sostenibilità a Comuni, Imprese, Scuole e Cittadini vanno quest’anno al comune di Torino per i progetti “Spreco zero” messi in atto a 360 gradi, dalla prevenzione/recupero degli sprechi alla sensibilizzazione dei cittadini

vivere-spreco-zero-premio-2019.jpgIl  Comune di Torino si è aggiudicato il Premio Vivere a Spreco Zero, giunto alla 7^ edizione, promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e il progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Distal, con la collaborazione dell’ANCI e della rete Sprecozero.net.
Il capoluogo piemontese è giunto a questo riconoscimento sulla base di una progettualità antispreco a Torino che si è radicata attraverso pratiche di cittadinanza attiva sostenute dal Comune che sostanziano visioni di sostenibilità e solidarietà: dalla buona pratica del FoodPride al progetto “Fa bene” nei mercati rionali, dal Ristorante solidale ad altre best practice portate avanti nel tempo come "Ecomoro" e #RePoPP per la raccolta differenziata.

“Questo importante premio va all’impegno quotidiano della nostra Amministrazione ma soprattutto ai tantissimi volontari che ogni giorno si pongono al servizio di chi ha bisogno, coniugando il tema dell’economia circolare nell’ambito della solidarietà. Dedico questo premio al loro lavoro e, per quanto ci riguarda, proseguiremo nella direzione della diffusione di una cultura del riuso e del recupero contro ogni spreco”, ha affermato l’assessore all’Ambiente torinese Alberto Unia.
 
Una Menzione speciale nella categoria Enti pubblici va alla Regione Sardegna per aver contribuito alla prevenzione dello spreco alimentare attraverso il progetto consolidato di mense sostenibili in 75 Comuni, con iniziative di educazione alimentare e sensibilizzazione, e con il supporto degli enti locali per l’acquisto di prodotti bio, di stagione e di filiera corta.
 
Nella categoria Imprese vince il Premio Vivere a Spreco Zero 2019 la FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per il capillare impegno nella prevenzione degli sprechi focalizzato sul settore della ristorazione, con 35mila bag di recupero pasti consegnate in un anno, in 875 ristoranti di 22 città italiane (Aosta, Torino, Genova, Varese, Bergamo, Mantova, Vicenza, Pordenone, Ferrara, Firenze, Grosseto, Ancona, Ascoli Piceno, Chieti, Roma, Rieti, Foggia, Catania, Palermo, Ragusa, Cagliari e Sassari). Alla base del progetto il manifesto per la ristorazione sostenibile e un decalogo per cucinare senza sprechi. Una menzione speciale è andata a ENIservizi per il progetto sui servizi di ristorazione strutturato nel segno della sicurezza alimentare, della stagionalità dei prodotti, della prevenzione degli sprechi, della sensibilizzazione intorno all’economia circolare.
 
Per la categoria prevenzione sprechi Ortofrutta vince AFE Associazione Frutticoltori Estensi Ferrara, per l’adozione di una tecnologia altamente innovativa che consente di commercializzare lungo tutta la filiera e di gestire poi nelle case in modo ottimale la frutta con lo stesso grado di maturazione, evitandone lo spreco.
Per la categoria Scuole ha vinto il progetto Mense Scolastiche del Comune di Caggiano (Salerno), con il progetto “Mensa a spreco zero e zero rifiuti”, che ha coinvolto capillarmente le scuole e le famiglie, in un circolo virtuoso di sensibilizzazione sulla cultura del cibo salutare e della prevenzione degli sprechi.
Per la categoria legata alla Cittadinanza Attiva il Premio 2019 va all’Associazione Assffron di Trento che ha sviluppato attraverso un impegno decennale un articolato progetto di sensibilizzazione nei confronti della società civile, legato al tema degli sprechi alimentari: una connessione virtuosa che unisce le scuole di ogni ordine e grado e le famiglie, attraverso iniziative di monitoraggio dello spreco e incontri di promozione delle buone pratiche.
Nella nuova categoria No Plastic Food&Drink vince Natura Sì per il progetto di erogazione idrica Plastic Free realizzato erogando nei punti vendita acqua opportunamente trattata. L’iniziativa porterà a un risparmio di quasi 1 milione e 300 mila bottiglie di plastica nell’ambiente e una diminuzione di oltre 190 tonnellate di CO2 equivalente nell’atmosfera.
Infine, nella categoria InnovAction il Premio Vivere a Spreco Zero va alla Piattaforma pugliese Avanzi Popolo 2.0 Bari, ideata per condividere le eccedenze del cibo fra privati e il recupero delle eccedenze di imprese ed eventi. Dall'idea iniziale di scambio solo fra cittadini, la piattaforma si è evoluta verso il recupero e redistribuzione di eccedenze provenienti da imprese o eventi.
La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero 2019 è composta dai giornalisti Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Marco Fratoddi e Roberto Giovannini, dal fondatore Spreco Zero Andrea Segrè, dal curatore del Premio Luca Falasconi, dalla coordinatrice della campagna Spreco Zero Daniela Volpe, dai rappresentanti delle aziende partner che hanno supportato l’edizione 2019. 
 
Le premiazioni si svolgeranno martedì 26 novembre a Roma, nell’Auditorium del Ministero dell’Ambiente dalle 15.30: all’evento porterà il suo saluto il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e protagonista dell’appuntamento sarà l’artista Neri Marcorè, Ambassador 2019 del Premio Vivere a Spreco Zero per l’attenzione, la sensibilità e l’efficacia d’impegno.  
"L’orizzonte Spreco Zero si avvicina se le buone pratiche diventano prassi nella vita di tutti - dichiara il fondatore e presidente di Last Minute Market Andrea Segrè –.  La vera svolta in tema sprechi è quella culturale, per questo dobbiamo partire dalle scuole e rilanciamo un forte appello perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico, e perché l’educazione civica del nostro tempo includa la sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale. Del resto lo hanno capito anche i cittadini: 7 italiani su 10 (68%) danno mandato proprio alla sensibilizzazione scolastica per promuovere la prevenzione negli sprechi alimentari (dati Waste Watcher 2019) e nelle mense scolastiche scuole l’avanzo medio è di 90 grammi nel piatto di ogni studente".
 
"Sono centinaia le buone pratiche di Comuni, Regioni e altri enti pubblici; i progetti di imprese italiane, le iniziative nate in seno alle scuole e attraverso progetti di Cittadinanza attiva - osserva Luca Falasconi, curatore del Premio –. Da quest’anno abbiamo scelto di aprirci a nuove categorie perché la prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare non possono che passare attraverso la diffusione delle buone pratiche. La categoria Ortofrutta è rivolta agli alimenti che sono nella hit degli sprechi: frutta e verdura; una categoria ‘plastic free’ ci aiuta a ragionare concretamente sulla rapida riduzione delle plastiche e innanzitutto di quelle ad uso alimentare ed idrico. Infine la categoria InnovAction permette di estendere la tecnologia alle buone pratiche antispreco anche a livello di cittadini e utenti privati: un’ottima strategia per ridurre lo spreco alimentare domestico che vale i 3/4 nella filiera dello spreco in Italia e nel mondo". 

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