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Progetto Prosum: ecco il primo database europeo sul sistema di gestione Raee

where Milano when Mar, 20/03/2018 who roberto

Finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma H2020, il progetto è stato reso pubblico agli stakeholders

Ogni anno in Europa vengono prosum-320x234.jpggenerati circa 9 milioni di tonnellate di RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, oltre a 7-8 milioni di tonnellate di veicoli fuori uso, e vengono vendute più di 1 milione di tonnellate di batterie. Questi prodotti contengono una significativa quantità di materie prime critiche, che possono essere recuperate, dai metalli preziosi alle terre rare. Ad esempio, il 99% del consumo mondiale di gallio è nei circuiti integrati e nei dispositivi optoelettronici, il 74% di indio si trova negli schermi piatti e il 27% di cobalto è contenuto nelle batterie ricaricabili. Attualmente l'Unione Europea importa la maggior parte di queste materie prime: la condivisione di dati strutturati su quantità, tendenze e flussi di riciclo può essere una risorsa importante per migliorare il processo di approvvigionamento delle materie prime critiche.

In questo contesto, nel 2015, si è inserito il progetto ProSUM che ha dato vita alla prima Urban Mine Platform (UMP) ad accesso libero a livello europeo: un portale web basato su un database centralizzato e aggiornato che fornisce tutti i dati e le informazioni disponibili su giacimenti, scorte, flussi e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso, batterie a fine vita e rifiuti minerari, per tutti i 28 Stati membri dell'UE, più Svizzera e Norvegia.

Il ruolo di Remedia - Remedia ha partecipato a questo progetto ricoprendo il ruolo di membro LTP di WEEE Forum, l'associazione no-profit che dal 2002 riunisce 34 sistemi collettivi RAEE in Europa e nel mondo. In particolare, il Consorzio ha svolto un ruolo strategico nell'attività di "Data Provider", contribuendo alla costruzione del database per quanto riguarda i RAEE, ha preso parte all'attività di test della piattaforma, step propedeutico alla finalizzazione di questo importante strumento e tuttora collabora all'attività di "dissemination" per la diffusione dei risultati ottenuti e la promozione della piattaforma.

"L'Unione Europea affronta una sfida importante per il futuro della sua industria, che passa anche dalla possibilità di approvvigionarsi in modo competitivo di materie prime essenziali per le proprie produzioni strategiche, assicurando così sviluppo e occupazione - dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia - . In questo scenario, siamo lieti di aver contribuito alla realizzazione di una piattaforma integrata per rendere fruibili a tutti gli interlocutori di riferimento dati aggiornati e completi sulla disponibilità delle principali materie prime critiche, provenienti sia dalle attività minerarie sia dai processi di riciclo dei nostri rifiuti, nel promettente contesto dell'economia circolare".
Le finalità di ProSUM - La Urban Mine Platform rappresenta una vera e propria rete informativa che permette di creare un inventario dei flussi di rifiuti con elevato potenziale, adatti per essere utilizzati come fonte di materie prime seconde, sviluppando una base comune di conoscenze e condividendo questi dettagli con l'industria del riciclo, i produttori e tutti gli stakeholder.
 
L'obiettivo è quello di effettuare investimenti più consapevoli e portare a termine scelte politiche volte ad aumentare l'offerta di materie prime seconde, favorendo il riciclo dei rifiuti che le contengono. I dati messi a disposizione potranno essere utili anche per identificare eventuali standard e regole metodologiche da adottare per migliorare l'intero ciclo di gestione di queste speciali tipologie di rifiuti a livello europeo. Con un design totalmente intuitivo, la Urban Mine Platform - accessibile tramite l'indirizzo www.urbanmineplatform.eu - permette all'utente di selezionare e produrre grafici ad hoc e scaricare risultati altamente customizzati a portata di click.
 
L'intero progetto ProSUM è finanziato dalla Comunità Europea all'interno del programma Horizon 2020, uno dei programmi più rilevanti di ricerca e innovazione a livello europeo con quasi 80 miliardi di euro di finanziamenti disponibili in 7 anni (dal 2014 al 2020). 

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