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Raccolta e riciclo vetro da record. Superati gli obiettivi del 2030

where Milano when Mar, 16/06/2020 who roberto

Per il 2020 il calo sarà contenuto nonostante il lockdown. Secondo il rapporto Co.re.ve, nel 2019 gli italiani hanno differenziato 2.336.000 tonnellate di rifiuti

Un anno da incorniciare il 2019, per la bottiglie-vino.jpgraccolta differenziata e il riciclo del vetro in Italia. Lo evidenziano i dati contenuti nel tradizionale rapporto annuale curato da Co.Re.Ve., il Consorzio Recupero Vetro, che fotografano un Paese sempre più virtuoso, con punte di eccellenza assoluta. Prima dell'emergenza sanitaria mondiale, gli italiani hanno incrementato significativamente sia il consumo di imballaggi in vetro che la successiva raccolta e il loro riciclo a fine vita. In pratica, hanno migliorato le loro performance in materia di sostenibilità e salvaguardia delle risorse, sia dal punto di vista economico che ambientale.

La raccolta differenziata - Il primo segnale positivo è rappresentato dalla quantità di rifiuti d'imballaggio in vetro recuperati dopo il consumo, grazie alla raccolta differenziata urbana: nel 2019 gli italiani hanno separato 2.336.000 tonnellate di rifiuti d'imballaggio in vetro, il 6,7% in più rispetto all'anno precedente. Dopo anni in cui i tassi di crescita maggiormente significativi si sono registrati nel Sud del Paese, impegnato in un'operazione di allineamento con il resto d'Italia, questa volta a guidare la "classifica" è il Centro, con un incremento dell'11,3% sul 2018: 432mila tonnellate di rottame di vetro raccolto, 44.169 in più rispetto all'anno precedente. Rimane molto positiva anche la crescita del Mezzogiorno, con 630mila tonnellate di materiale raccolto e un incremento dell'11%, pari a 62.302 tonnellate in più del 2018. In termini assoluti il Nord del Paese, che aumenta la propria raccolta di 40.528 tonnellate, pari a un +3,3%, continua a guidare il Paese raggiungendo quota 1 milione e 271mila tonnellate di materiale proveniente dalla raccolta differenziata. Ma, se sul fronte della quantità raccolta tutti gli indicatori sono positivi, sul versante della qualità emergono molte ombre. Con il costante aumento delle tonnellate recuperate, in concomitanza con la diffusione di sistemi porta a porta, negli ultimi anni la qualità è infatti costantemente peggiorata.

La resa per abitante - L'incremento maggiore in termini di raccolta pro capite si registra nelle regioni del Centro, dove nel 2019 ogni abitante ha differenziato in media 36,2 kg di imballaggi di vetro dopo il consumo, 3,8 kg in più rispetto all'anno prima. Seguono a ruota i cittadini del Mezzogiorno, che passano da una raccolta annua pro capite di 27,4 kg nel 2018 a 30,6 kg nell'anno successivo. Mentre al Nord, dove la raccolta differenziata è consolidata, sono stati raccolti in media 45,8 kg, ovvero 1,4 kg in più rispetto al 2018. Complessivamente, i cittadini italiani sono passati da una raccolta pro capite di 36,2 kg nel 2018 ai 38,7 kg del 2019.
 
Il riciclo - Nel 2019 il tasso di riciclo degli imballaggi di vetro ha superato il 77%, con un balzo in avanti significativo rispetto al 73,4% dell'anno precedente. Considerando che le Direttive europee in corso di recepimento del "pacchetto economia circolare" prevedono un obiettivo di riciclo del 70% al 2025 e del 75% al 2030, c'è di che essere soddisfatti. Un risultato eccellente, determinato dall'impennata della quantità raccolta ma soprattutto dall'aumento dell'efficienza degli impianti di trattamento che, grazie ad investimenti nell'innovazione tecnologica, hanno contenuto la produzione di scarti (11,4%) rispetto all'anno precedente (13,2%). Tali scarti misurano il vetro perso tra la raccolta e il riciclo. Le quantità riciclate, 2.069.407 di tonnellate, registrano infatti un 9,8% in più rispetto al 2018, un tasso di crescita più alto sia delle quantità raccolte che degli imballaggi in vetro immessi al consumo, 2.677.830 di tonnellate (+4,2%).
 
"Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d'Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro e i dati contenuti nel nostro rapporto annuale lo confermano - afferma Gianni Scotti, presidente di Co.Re.Ve. -. Il riciclo del vetro, da sempre modello esemplare di economia circolare, evolve costantemente anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e questo ci permette di incrementare le nostre performance. Basti pensare che in Italia, e solo in Italia, siamo in grado di utilizzare persino la "sabbia di vetro", derivante dal recupero secondario degli scarti di processo, prodotti negli impianti di trattamento, come la "frazione fine" e gli scarti vetrosi derivanti dalla selezione degli inquinanti presenti nella raccolta, come la ceramica. Nel 2019 abbiamo recuperato 339mila tonnellate di questo materiale, che negli altri Paesi è normalmente smaltito in discarica, riuscendo così a compensare parzialmente gli errori che ancora troppo spesso i cittadini commettono nel momento in cui conferiscono il materiale nei contenitori dedicati al vetro. Su questo punto, però, i margini di miglioramento sono ampi: per questo, oltre a promuovere sistemi di raccolta differenziata efficienti, efficaci ed economici, che per il vetro rimane quello delle campane stradali, dobbiamo sensibilizzare i cittadini a rispettare le regole che ripetiamo da tempo: attenzione a non gettare, insieme al vetro da imballaggio, materiali estranei come il cristallo, il pyrex, la ceramica o la porcellana. Questa è la strada da seguire per ottimizzare i benefici ambientali e quelli economici derivanti dalla raccolta e dal riciclo del vetro".
"Il nostro modello di economica circolare prima del Covid - conclude Scotti - correva ad un passo straordinario. È difficile fare previsioni per il 2020, ma la tendenza è quella a chiudere l'anno con un calo contenuto, nonostante il lockdown".

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