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Regolamento imballaggi. Ecco le sei proposte di modifica della Fondazione Sviluppo Sostenibile

where Milano when Mar, 20/12/2022 who roberto

Secondo FSS la proposta di Regolamento sui rifiuti ed i rifiuti di imballaggio è sbilanciata verso un modello basato sul deposito cauzionale

La proposta di Regolamento edo-ronchi.jpgsui rifiuti ed i rifiuti di imballaggio presentato dalla Commissione è molto ampia e riguarda la riduzione dei rifiuti d’imballaggio, la minimizzazione degli imballaggi, la riciclabilità degli imballaggi, il loro riciclo in quantità e qualità elevate, l’aumento dell’impiego dei materiali provenienti dal riciclo, l’aumento del riutilizzo degli imballaggi. A fronte di questo  condivisibile orientamento, è però sbilanciata verso un modello basato sul deposito cauzionale per la gestione degli imballaggi, rischiando così di penalizzare il sistema nazionale italiano di gestione dei rifiuti d’imballaggio, che opera da 25 anni e ha raggiunto risultati di rilievo, anticipando per tutte le filiere i target europei di riciclo, in modo efficace, con costi mediamente più bassi e favorendo lo sviluppo sia di un’industria del riciclo, sia di un’industria che produce imballaggi avanzati e di qualità. Lo rileva la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che avanza una serie di proposte. Eccole:
-Tener conto del sistema nazionale italiano di gestione dei rifiuti d’imballaggio, basato sul CAC, sul Conai e i Consorzi di filiera che in 25 anni ha raggiunto risultati di rilievo e ha favorito lo sviluppo di un’industria del riciclo.
- Aumentare le quantità di imballaggi riutilizzate con sistemi decentrati e flessibili di restituzione come quelli che si stanno utilizzando, evitando la rigidità, molto più costosa, dei sistemi centralizzati di restituzione basati sul deposito cauzionale, visto che in Italia si riutilizzano già 2 milioni e 340 mila tonnellate di imballaggi, il 16% del totale.
- Tenendo conto delle limitazioni fissare dal Regolamento europeo 282/2008 all’impiego di plastiche riciclate a contatto con gli alimenti, introdurre un periodo di sperimentazione per verificare la possibilità e le condizioni per avere un contenuto minimo di materiale riciclato negli imballaggi in plastica a contatto con bevande e alimenti, eliminando dalla proposta, oggi impraticabile, target quantitativi fissati ora, tranne quello vigente per il PET per le bottiglie per l’acqua minerale.
- Escludere la sostituzione di imballaggi monouso in carta, cartone e plastica biodegradabile e compostabile - se riciclati con alte percentuale almeno dell’85% - con imballaggi multiuso fatti con materiali non rinnovabili, che richiedono rilevanti maggiori quantità di energia per la fabbricazione, il riciclo e le operazioni di preparazione per il riutilizzo (di lavaggio, sterilizzazione e asciugatura).
- Visti gli elevati consumi di energia e di acqua richiesti per lavaggi accurati, sterilizzazione e l’asciugatura, eliminare l’obbligo, in percentuali stabilite, di utilizzare contenitori riempiti nel punto di vendita, riutilizzabili e riutilizzati per bevande calde o fredde e per alimenti pronti destinati all’asporto o al consumo immediato.
- Stabilire che, solo se lo Stato membro non raggiunge, entro il 2030, la raccolta del 90% di bottiglie in plastica monouso o di contenitori per bevande in metallo monouso, indipendentemente dalle modalità di raccolta, è obbligato a istituire un sistema di restituzione con deposito, piuttosto che il complicato meccanismo, previsto dalla proposta di Regolamento, di obbligo preventivo di istituire il sistema di restituzione con deposito, con possibilità di esonero se si raggiunge il 90% di raccolta. Sarebbe meglio inoltre lasciare un margine di tolleranza del 5% .
 
Gava, il regolamento Ue scardina il sistema italiano
Sulla questione regolamento imballaggi è intervenuta anche la viceministra Vannia Gava in una lettera inviata agli eurodeputati italiani e al rappresentante permanente aggiunto dell'Italia all'Unione europea, ambasciatore Stefano Verrecchia, alla vigilia del Consiglio Ambiente del prossimo 20 dicembre, a cui prenderà parte anche il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Il nuovo regolamento imballaggi proposto dall'Ue "interviene su sistemi circolari che rappresentano eccellenze a livello Ue, come quello italiano che ha raggiunto con 9 anni di anticipo i target europei di riciclo fissati al 2030. Scardinarli attraverso una impostazione che non poggia su alcun fondamento scientifico né su di un'analisi di fattibilità tecnico-economica appare un approccio inaccettabile. Si perderebbe una quota vitale di materie prime secondarie, indispensabili per l'economia UE, mettendo a repentaglio milioni di posti di lavoro e miliardi di euro di investimenti".

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