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​Report Hera, il recupero dei materiali tra Emilia e Nord Est è cresciuto al 93,5%

where Rimini when Mar, 11/11/2014 who michele

Nei primi nove mesi del 2014 la raccolta differenziata del Gruppo si è assestata al 54%, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012

In Emilia Romagna e nel Nord Est il recupero di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro è salito nel 2013 al 93,8% (rispetto al 93,5% del 2012). Il dato è illustrato nella quinta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”, presentato dal Gruppo Hera a Ecomondo. Sono 191 gli impianti di recupero, di cui 47 collocati nel territorio servito dal Gruppo Hera, 5 nel riminese. Nei primi 9 mesi del 2014 la raccolta differenziata del Gruppo si è assestata al 54%, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012 e di oltre 10 punti percentuali sopra la media nazionale (43,3%). Nel riminese si arriva al 61% (nello stesso periodo del 2013 era al 59,8%). La regione Emilia-Romagna, con 142 kg pro capite, è al primo posto in Italia per raccolta di frazione organica. Emilia-Romagna ed Hera sono ai vertici anche per la raccolta pro capite di carta, plastica, legno e metalli. Grazie a una raccolta differenziata di qualità è stato stimato per il 2013 un risparmio di circa 24 euro per famiglia, pari al 10% della bolletta.
“Il report che abbiamo presentato oggi è unico in Italia: è una finestra di trasparenza verso i cittadini, che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità e con il report “In Buone Acque” sulla qualità dell’acqua del rubinetto” ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. A questi numeri siamo arrivati anche grazie a oltre 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 12 anni: uno sforzo importante che vale 800 milioni di euro all’anno di indotto solo per la parte generata da Hera. Abbiamo inoltre dotato il territorio di impianti come i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e di impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La tecnologia, da un lato, e lo sforzo dei cittadini, dall’altro, sono quindi gli ingredienti di una ricetta vincente, quelli più virtuosi in Europa nella gestione dei rifiuti”.
 
 

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Amministratore Delegato del Gruppo Hera