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Rifiuti, materia prima, acqua. Così Lucart accelera sulla circolarità

where Milano when Mar, 17/06/2025 who roberto

La multinazionale della carta presenta il ventesimo “Rapporto di sostenibilità”. Già al 90% il recupero dei rifiuti, scende del 26,8% il consumo idrico. L’86% degli stabilimenti è certificato Iso per salute e sicurezza. L’ad Pasquini: “Un modello industriale innovativo e sostenibile”.
di Matteo Cislaghi

Avvio a recupero del 90% dei rifiuti prodottilucartpresentazionexxrapportodisostenibilita.jpg. Certificazione del 100% degli stabilimenti con la Iso 45001 per la salute e la sicurezza. Consumi idrici tagliati del 26,8% rispetto al 2013. Emissioni di CO2 -3,43% sul 2023. Rating platinum di Ecovadis per il terzo anno consecutivo. Il tutto con un fatturato complessivo di 685 milioni di euro. Sono questi i principali numeri contenuti nel ventesimo Rapporto di sostenibilità di Lucart, presentato al Museo della scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.

 
I dati ambientali
La multinazionale con sede in Toscana, nota per i brand Tenderly, Lucart Professional e Grazie EcoNatural, promuove da anni un modo sostenibile di produrre carta. I risultati raggiunti nel corso dell’ultimo anno si inseriscono in questo percorso capace di coniugare solidità economica e responsabilità ambientale e sociale.
In particolare, nel 2024 l’azienda ha raggiunto in anticipo l’obiettivo del 90% di rifiuti avviati a recupero prefissato per il 2030 e certificato il 100% dei propri stabilimenti con la Iso 45001. La cartiera ha inoltre ridotto le emissioni di CO2, che si attestano ora a 387,53 kg per tonnellata di carta prodotta contro i 401,27 del 2023 (-3,43%).
Anche il consumo idrico è in diminuzione con 9,43 metri cubi per tonnellata di carta prodotta (-26,8% sul 2013), sempre più vicino all’obiettivo di 9,4 fissato per fine 2025. Continua a diminuire anche il consumo energetico specifico (-2,2% rispetto al 2023).
Quanto all’utilizzo delle materie prime, attualmente si attestano al 46% di cellulosa vergine e al 54% di carta da riciclare, sempre più vicini all’obiettivo, rispettivamente, del 40% e 60% da raggiungere entro il 2030. Trend positivo, infine, per gli imballaggi, già dal 2020 al 100% riciclabili o compostabili, dove l’82% ha un contenuto di materia riciclata superiore al 30%.
 
Csr e gas serra
Per il terzo anno consecutivo, Lucart ha ottenuto la medaglia platinum da Ecovadis, che colloca l’azienda tra l’1% delle più virtuose al mondo in tema di responsabilità sociale d’impresa (Csr). Il gruppo ha inoltre consolidato l’impegno verso la decarbonizzazione aderendo alla Science based target initiative con l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas serra basandosi sulle più recenti evidenze scientifiche e facendo validare i risultati da un organismo terzo.
 
I commenti
“Questo ventesimo rapporto non è solo un bilancio delle performance, ma una tappa di un lungo viaggio fatto di coraggio, coerenza e visione”, ha commentato Francesco Pasquini, dal 2024 amministratore delegato di Lucart, incarnando così il passaggio dalla seconda alla terza generazione della famiglia alla guida delle cartiere. “Abbiamo costruito un modello industriale innovativo e sostenibile che unisce qualità, competitività e attenzione per l’ambiente e le persone. Oggi, con l’ingresso di Azzurra Capital nel capitale della holding, abbiamo nuove risorse e una governance rinnovata che ci permettono di accelerare lo sviluppo internazionale rimanendo fedeli ai nostri valori”, ha aggiunto.
Alla giornata, intitolata “La visione illumina il futuro”, a celebrare il sempre più fragile ambiente c’era anche Alex Bellini. L’esploratore valtellinese, che per primo ha navigato l’Oceano Atlantico su una barca a remi, ha mostrato le fotografie - scattate proprio durante l’impresa - alla tristemente celebre “isola” di rifiuti in plastica che galleggia al largo degli Stati Uniti, su una superficie ormai grande circa tre volte la Francia. “Quando ho navigato sul Gange, uno dei fiumi più inquinati del mondo, a proposito dei rifiuti che ci galleggiano un uomo mi ha detto: il fiume è lungo, qualcuno più a sud se ne occuperà”, ha raccontato Bellini. “Ma gran parte della plastica che finisce in mare, però, non galleggia, affonda. E quando affonda, scompare anche dalla nostra coscienza”, ha concluso l’esploratore, mettendo indirettamente l’accento sulla circolarità e sostenibilità di una materia prima come la carta.
 
Nella foto, Tessa Gelisio intervista Francesco Pasquini alla presentazione del rapporto.
 
Leggi il rapporto di sostenibilità della Lucart: https://www.lucartgroup.com/sostenib...

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