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Il settore carta non si è fermato neanche durante la pandemia, ma corre il rischio di farlo adesso

where Milano when Mar, 21/09/2021 who roberto

Emerge dal webinar "Il contributo della #carta per un futuro sostenibile” organizzato da Assocarta e CEPI, la Confederazione Europea delle industrie cartarie

“La carta non si è fermata neanche carta.jpgdurante la pandemia, ma corre il rischio di farlo adesso perché è impossibile scaricare rincari quotidiani di energia e CO2 su clienti e mercati. È quanto emerge dal webinar "Il contributo della #carta per un futuro sostenibile” organizzato da Assocarta e CEPI, la Confederazione Europea delle industrie cartarie. L’evento è stato promosso dall’industria italiana ed europea della carta e inserita in All4Climate, il programma ufficiale di eventi pre-COP26 riconosciuti dal Ministero della Transizione Ecologica.
 
Il tema dell’energia
Ora, secondo quanto emerso dal dibattito, anche la sostenibilità corre lo stesso rischio: il settore, che rappresenta una parte importante dell’infrastruttura di riciclo nazionale, utilizza principalmente il gas nei propri impianti. “Occorre intervenire a breve, riducendo gli oneri in bolletta per le imprese, in particolare quelli per il gas, e dando le compensazioni europee per la CO2. Se potessimo utilizzare nelle nostre cogenerazioni biogas, biomasse e scarti avremmo qualche strumento in più” ha affermato Massimo Medugno, Direttore di Assocarta in apertura dei lavori.
 
Primo produttore nelle carte per uso igienico
Secondo utilizzatore di carta da riciclare, dopo la Germania, il nostro Paese è primo produttore di carte per uso igienico sanitario e terzo produttore di carte per imballaggio. Ed è proprio in quest’ultimo comparto che si registra il più alto tasso di utilizzo di carta da riciclare: l’87%. “Il comparto cartario alimenta a gas naturale il 90% degli impianti presenti sul territorio che producono a partire da carta da riciclare. Un dato chiave per capire come l’importanza della sostenibilità del ciclo energetico sia funzionale alla sostenibilità del riciclo e quindi a quella ambientale”. “Il cartario, fra i settori energy-intensive (i così detti hard-to-abate) consuma ogni anno 2,5 miliardi di mc di gas naturale, col quale produce energia elettrica e vapore mediante cogenerazione. Con l’arrivo di nuove tecnologie dirompenti che stravolgeranno il metodo di produzione della carta con forte riduzione delle necessità energetiche, la sostituzione del gas naturale con il biometano è la prima e più immediata soluzione per decarbonizzare i processi.

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