Al via negli Usa il programma sulla responsabilità estesa dei produttori di imballaggi
Il primo Stato a partire è l’Oregon dopo l'entrata in vigore del Plastic pollution and recycling modernization act.
Al via la fase operativa dei programmi Epr (Extended producer responsibility) negli Stati Uniti. Dopo l’introduzione del Plastic pollution and recycling modernization act, le aziende del settore imballaggi sono ora chiamate a rispondere a obblighi stringenti su progettazione, tracciabilità e rendicontazione. Lo apprendiamo da un articolo di Telenord.
Il primo stato
L’Oregon è il primo stato americano ad avviare l’attuazione concreta di una normativa Epr per gli imballaggi. Il provvedimento prevede l’obbligo per i produttori di finanziare e gestire il ciclo di vita degli imballaggi, dall’introduzione sul mercato allo smaltimento. Colorado e California seguiranno nel 2025, mentre altri stati come Maine, Minnesota e Washington hanno già legiferato in materia.
Ogni stato definisce in modo autonomo chi rientra nella categoria dei produttori e quali materiali sono soggetti alla normativa. In Oregon, ad esempio, la legge copre imballaggi, carta da stampa e articoli per la ristorazione, venduti sia nei negozi fisici sia online. Le aziende devono chiarire i rapporti di filiera per assicurarsi di rispettare le corrette procedure di registrazione e comunicazione dati.
Chi non rispetta gli obblighi rischia sanzioni. In Oregon, chi presenta dati incompleti o in ritardo dovrà versare le tariffe arretrate e potrà essere soggetto ad audit. La registrazione presso la Circular action alliance, l’organizzazione responsabile della gestione dei dati, è ancora possibile per i ritardatari.