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Anie Rinnovabili porta in Confindustria le modifiche alla bozza di decreto FER-non FV

where Milano when Lun, 01/06/2015 who roberto

Il Presidente Cremona: “Le nostre proposte valutate positivamente. Confindustria interlocutore del MISE in questa partita”

La bozza di Decreto del MISE rischia di ridimensionare fortementeconfindustria.jpg il mercato delle rinnovabili perché, oltre a ridurre drasticamente gli incentivi e rendere insostenibili il ritorno economico e la finanziabilità dei progetti, non tiene conto né del reale sviluppo delle diverse fonti nel corso degli anni né delle reali assegnazioni avvenute nelle aste e registri precedenti. È quanto ha sostenuto ANIE Rinnovabili al Comitato Energia di Confindustria, che dovrà portare le posizioni degli industriali al Governo sulla bozza di Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di incentivazione delle energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico per il 2015-2016.
Troppi fondi a bioenergie - Nel testo del decreto - fa sapere ANIE - si nota una sproporzione nell’assegnazione delle risorse a favore di impianti a biomasse e biogas, a scapito di impianti mini-idro, mini eolico e termodinamici, che in Italia hanno ricadute occupazionali notevoli e un alto livello di sviluppo tecnologico.
“Le poche industrie delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche che riescono a continuare l’attività in questo momento di difficoltà sono un comparto basato su una filiera prevalentemente italiana che, nell’ultimo quinquennio, ha generato importanti ricadute industriali e occupazionali, oltre ad essere riuscito a penetrare sui mercati export grazie all’eccellenza delle soluzioni tecnologiche sviluppate – ha dichiarato Emilio Cremona, Presidente di ANIE Rinnovabili.
“Questa filiera continua ad investire in nuove tecnologie nonostante l’instabilità del sistema incentivante e le continue rivisitazioni degli ultimi due anni. Spiace quindi constatare nella bozza di decreto del MISE la scarsa conoscenza del livello industriale raggiunto dai FER e delle conseguenti ricadute occupazionali del comparto industriale. Come Confindustria siamo massimamente impegnati a tutelare le industrie che con così grande fatica sono rimaste attive in Italia”.
Le proposte presentate - ANIE Rinnovabili ha presentato un documento dettagliato di proposte e osservazioni che Confindustria si farà carico di sottoporre, in quanto interlocutore privilegiato, al Ministero dello Sviluppo Economico, in un’ottica di salvaguardia dell’intero settore.  Tra le proposte di ANIE Rinnovabili: supportare maggiormente gli impianti mini-eolici e segmentare le diverse taglie con tariffe in decrescita, ma sostenibili e con ammortamenti fiscali accelerati o esenzioni fiscali per nuovi investimenti; incentivare i piccoli impianti termodinamici, idonei al mercato italiano, caratterizzati da un’efficienza maggiore rispetto a quelli di grossa taglia, aumentando la quota di potenza e assegnando maggiori risorse agli impianti che, oltre le ore diurne, effettuano accumulo termico con fonti rinnovabili rispetto agli impianti che invece utilizzano il gas; infine, alzare la soglia degli impianti mini idro ad acqua fluente che accedono direttamente agli incentivi fino a 250 kW, al pari degli impianti su canali o reti.
ANIE Rinnovabili ritiene poi opportuno che il GSE comunichi il raggiungimento dell’obiettivo limite con un anticipo di almeno sei mesi, con specifiche a cadenza mensile sulle risorse residue disponibili. ANIE Rinnovabili è convinta che il nuovo decreto, con le opportune modifiche, possa generare nel 2015-2016 nuove installazioni stimabili in 1200 MW. 

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Confindustria
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