Rinnovabili

Chiuse le procedure che hanno messo a bando 1.000 MW per le rinnovabili elettriche. Arrivate 100 richieste per oltre 2.000 MW. Bene anche il comparto della geotermia

Risposta positiva della filiera delle rinnovabili alle procedure d’asta bandite dal GSE, che a fine mese presentavano risultati incoraggianti. Su 1.000 MW messi a bando per il comparto delle fonti rinnovabili elettriche, il GSE ha ricevuto 100 domande, per oltre 2.083 MW: più del doppio della potenza disponibile. Un risultato che testimonia la vitalità del settore e l’interesse a investire in questo comparto; in particolare, il settore eolico ha completamente saturato la potenza disponibile. 
Nel dettaglio, l’eolico on shore (gli impianti costruiti sulla terraferma), che era interessato da un bando di 800 MW, ha inviato 96 domande al GSE, per oltre 2.000 MW, quasi il triplo della potenza disponibile. Per l’eolico offshore (impianti costruiti in mare) erano a disposizione 30 MW, che sono stati raggiunti da un’unica domanda per un impianto di eguale potenza.

Buoni risultati sono stati ottenuti anche dal settore della geotermia, per il quale il Decreto del 23 giugno aveva previsto una potenza a bando di 20 MW. Il GSE ha ricevuto una domanda per un impianto da 19,8 MW, lasciando dunque 200 soli kW non assegnati. Il comparto delle biomasse, invece, non ha avuto una risposta altrettanto positiva: sono pervenute domande per soli 20 MW dei 50 disponibili, lasciando quindi non aggiudicata la maggior parte della potenza messa all’asta.
Non brillante nemmeno la risposta del solare termodinamico. Al GSE è arrivata una domanda per un solo impianto da 41 MW, ma a disposizione del comparto ce n’erano ben 100. Il GSE ricorda, infine, che la pubblicazione delle graduatorie avverrà entro un mese, più precisamente entro il 26 dicembre prossimo.