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Biogas, Cib: “Così l’agricoltura aiuta a mitigare i cambiamenti climatici”

where Bruxelles (Belgio) when Mer, 21/06/2017 who roberto

Per il presidente Piero Gattoni, biogas e biometano hanno un ruolo fondamentale, se integrati nelle produzioni tradizionali

pierogattoni.jpgPuò l’agricoltura europea produrre food and energy in modo sostenibile per diventare uno strumento per la mitigazione dei cambiamenti climatici? Se ne è discusso a Bruxelles, in occasione della Settimana dell’energia sostenibile della Commissione Europea, grazie a un’iniziativa organizzata dal Think Tank Farm Europe. Tra i relatori della conferenza anche Piero Gattoni, presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas, che ha partecipato ai lavori insieme alla parlamentare europea Angélique Delahaye, Kristell Guizouarn, direttore dello sviluppo sostenibile di Avril Group, Eric Sievers, direttore degli investimenti di Ethanol Europe Renewables e Alex Mason, responsabile Energie rinnovabili di WWF Eu.

“Anche l’agricoltura – ha spiegato Piero Gattoni, presidente del CIB – deve fare la sua parte per cercare soluzioni di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. Biogas e biometano hanno un ruolo fondamentale. Integrandoli alle produzioni tradizionali secondo i principi del Biogasdoneright, possono determinare un doppio effetto virtuoso: da un lato ridurre le emissioni di gas climalteranti di cui è responsabile (circa il 12% a livello globale), dall’altro di essere fonte di energia rinnovabile (elettricità, calore) e biocarburanti avanzati utilizzando l’enorme massa di sottoprodotti e residui, la cui gestione rappresenterebbe un costo sia in termini economici che ambientali, e intensificando in modo sostenibile le colture agrarie, attraverso il sequential cropping. Precision farming, biofertilizzanti, rotazioni diversificate e colture di copertura, utilizzo degli effluenti e dei sottoprodotti in digestione anaerobica permettono alle aziende di migliorare la loro posizione competitiva e di ottenere una riduzione e delle emissioni anche superiore al 100% rispetto ai combustibili fossili. L’Europa può essere all’avanguardia e avere una propria leadership grazie a questo nuovo approccio che, se supportato da un adeguato sistema regolatorio, può sviluppare tecnologie e innovazioni finalizzate al contrasto del climate change a livello sia locale che globale”.

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