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Biogas da FORSU. Astea, con la controllata En Ergon, fornirà metano da immettere in rete e compost

where Osimo (Ancona) when Mer, 17/11/2021 who roberto

Astea, gruppo marchigiano, investe 28 milioni di euro in un impianto che produce gas metano da immettere nella rete dai rifiuti urbani

Astea Spa, attraverso la sua controllatabiogas.jpg En Ergon Srl, sta per concludere la realizzazione del primo impianto polifunzionale della provincia di Ancona per il trattamento anaerobico delle frazioni organiche (c.d. “FORSU”, residui alimentari da cucine-mense) provenienti da raccolta differenziata. L’investimento complessivo è pari a circa 28 milioni di euro.

 
Produzione di biometano e compost
A differenza degli altri impianti di compostaggio di rifiuti urbani, dotati di tecnologie per la produzione di energia elettrica e compost, l’impianto di Ostra tratterà la frazione organica dei rifiuti producendo sia biometano che, grazie al punto di consegna già realizzato da Snam Spa, sarà immesso direttamente nella locale rete di distribuzione gas, sia compost che potrà essere commercializzato e reimpiegato per usi agricoli.
 
L’impianto in sintesi
Sotto il profilo tecnico il trattamento, svolto mediante processo biologico di fermentazione, avverrà all’interno di serbatoi chiusi (digestori anaerobici). Durante il processo di fermentazione sarà rilasciato biogas dalla sostanza organica che sarà quindi raccolto, convertito in biometano mediante processo di upgrading e quindi immesso in rete. Una volta esaurito il processo di fermentazione, Il prodotto organico (digestato) trattato ed essiccato sarà convertito in terriccio e\o fertilizzante di qualità utilizzabile in agricoltura. L’impianto di digestione anaerobica e compostaggio, autorizzato al trattamento di 32.500 tonnellate annue di FORSU e 12.500 tonnellate di “verde” (sfalci e potature), produrrà biometano per circa 3.000.000 di metri cubi annui, compost per circa 7.000 tonnellate all’anno e fertilizzante azotato per circa 2.000 tonnellate all’anno. Impegnata nel progetto, oltre ad Astea, una società dell’hinterland milanese in possesso di esperienza nel settore ed attiva direttamente nella fornitura della tecnologia e delle opere elettromeccaniche dell’impianto. In corso di definizione tra Astea, Arca srl Benefit ed altre imprese agroindustriali locali un progetto per il riutilizzo dell’ammendante compostato ottenuto alla fine dei processi di trattamento.
 
“Si tratta di un impianto all’avanguardia, atto al soddisfacimento dei bisogni delle comunità locali – ha detto Massimiliano Belli, direttore generale – e rappresenta un modello di business innovativo nato da una scelta lungimirante, ecosostenibile e capace di creare nuove opportunità d’impiego e sviluppo per l’economia locale. Diventando un esempio di economia circolare dove il rifiuto prodotto in un’area genera energia verde (biometano) e ammendante agricolo che diventano risorsa per la stessa area che aveva generato il rifiuto.”

immagini
biogas
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