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In breve. Le centrali idroelettriche in Amazzonia che inquinano e altre notizie

where Milano when Gio, 19/06/2025 who roberto

I bacini idrici rilasciano milioni di tonnellate di metano e anidride carbonica mentre la vegetazione marcisce sott'acqua; il progetto Seapower rientra nell’ambito del progetto europeo Floatfarm.

Le centrali idroelettriche in Amazzonia non sono così green
Centinaia di centrali idroelettriche sono state costruite in Amazzonia per sfruttare l’energia green generata dai suoi fiumi. Ma i ricercatori ora sanno che non sono così ecologiche come si pensava, e uno studio lo conferma. I bacini idrici rilasciano milioni di tonnellate di metano e anidride carbonica mentre la vegetazione marcisce sott’acqua. Dighe come quella brasiliana di Belo Monte, lungo uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni, il fiume Xingu, che ha bacini più piccoli e canali che consentono una portata ridotta, miravano a risolvere questo problema, ma uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances indica che non è così. “Si vedono le bolle”: è stata la prima reazione del ricercatore Dailson Bertassoli quando è andato a misurare le emissioni di gas serra nella centrale di Belo Monte. Il suo team ha studiato le emissioni di metano e anidride carbonica durante i primi due anni di attività di Belo Monte e ha confrontato i risultati con i livelli registrati prima che i bacini fossero riempiti. Ha riscontrato un triplicarsi delle emissioni di gas serra. Gli autori concludono nel loro studio che se il Brasile deve continuare a costruire dighe sul Rio delle Amazzoni, allora deve almeno evitare di inondare la vegetazione e aumentare la produzione di gas serra.
 
Studio sugli impianti eolici galleggianti
Seapower sta sviluppando un modello innovativo per la valutazione del costo di produzione dell’energia da turbine eoliche galleggianti, nell’ambito del progetto europeo Floatfarm. Seapower, consorziata con l’Università Federico II di Napoli, da anni è impegnata nel settore dell’eolico galleggiante, grazie alle attività di ricerca e sviluppo di impianti offshore economicamente sostenibili, condotte nell’ambito di numerosi progetti, tra cui Floatfarm finanziato dall’Unione Europea. Il progetto mira a migliorare il livello di maturità tecnologica delle attuali turbine eoliche offshore galleggianti, intervenendo su più fronti: dalla riduzione del peso del generatore in testa-torre, per ottenere benefici strutturali, all’implementazione di nuovi sistemi di controllo delle onde e all’adozione di ormeggi condivisi.

Draxton e Edp
Edp, specializzatodraxton-edp.png nel settore delle energie rinnovabili, e Draxton, azienda internazionale dedicata alla produzione e alla commercializzazione di componenti altamente ingegnerizzati per veicoli passeggeri e commerciali, consolidano la loro partnership strategica avviata nel 2023 per implementare progetti solari presso i centri di produzione di Draxton in Europa e in Asia. In Italia, l’impianto solare si trova presso lo stabilimento nel comune di di Rovigo, in Veneto. Con una capacità installata di quasi 1,7 MWp, l’impianto è composto da circa 4.300 pannelli solari forniti da Edp.

Elevion Group e AB, cinque nuovi impianti di biometano 
Elevion Group, azienda europea attiva nella fornitura di soluzioni per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica, e AB, specializzata in sostenibilità energetica, annunciano la firma di un accordo quadro per la realizzazione e manutenzione di cinque impianti di upgrading del biogas in biometano in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Il progetto prevede un impatto ambientale rilevante, con un risparmio stimato di 50.000 tonnellate di CO2 equivalente all’anno.
 
 

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