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Bruxelles lancia la sfida alla Cina: dazi al 47% sui pannelli

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 14/05/2013 who roberto

Via alla strategia anti dumping. A essere colpite saranno un centinaio di imprese cinesi, più o meno duramente a seconda del grado di cooperazione con l’indagine Ue: il 36% sarà imposto a quelle più collaborative, fino al 67% alle più restie

È partita ufficialmente la guerra dei dazi sui pannelli solari cinesi presenti sul mercato europeo. Bruxelles, che a settembre ha aperto un'indagine anti-dumping nei confronti di Pechino che si concluderà solo a dicembre, corre ai ripari per bloccare l'emorragia delle aziende del fotovoltaico europee, e propone - con una procedura che dovrà essere chiusa entro il 5 giugno - dazi provvisori che saranno in media del 47%. A essere colpite saranno un centinaio di imprese cinesi, più o meno duramente a seconda del grado di cooperazione con l'indagine Ue: il 36% sarà imposto a quelle più collaborative, sino al 67% alle più restie.
La proposta, adottata dal Collegio dei commissari Ue, passa ora alla Commissione Anti-Dumping. Sarà la Commissione a prendere la decisione finale sulle misure provvisorie, prevista per il 5 giugno e che dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue per diventare effettiva. La partita vera si chiuderà tuttavia solo a dicembre, al termine dei 15 mesi di inchiesta Ue, quando verrà deciso se lasciare in vigore i dazi per cinque anni o meno.
“La Cina sta bruciando milioni di euro in Europa e sta distruggendo il migliore settore industriale del solare a livello mondale grazie al dumping”, ha accusato Milan Nitzschke, direttore dell'associazione di aziende europee Eu ProSun (sostenute dal Comitato IFI), all'origine delle denunce a Bruxelles. Nei mesi scorsi la Commissione Ue ha infatti aperto due altre indagini, una su presunte agevolazioni sempre a danno dell'industria europea fotovoltaica e una terza, di nuovo anti-dumping, sui vetri solari. Per la Cina  si tratta di un giro d'affari da 21 miliardi l’anno, pari all'80% del mercato del fotovoltaico europeo, settore in cui l'Europa è leader mondiale e in cui l'Italia, con 3,4 GW di nuovi sistemi installati e collegati, nel 2012 si è posizionata al terzo posto preceduta proprio da Germania, con 7,6 GW, e Cina, con 5GW.
Wouter Vermeersch, CEO della società belga Cleantec Trade, portavoce di Afase (l’associazione delle aziende che si batte contro i dazi e sostenuta da numerosi distributori anche italiani) ha dichiarato: “Il business del solare è fortemente price-sensitive. Le aziende del solare hanno già dovuto affrontare sistemi di incentivi feed-in-tariffs in progressiva riduzione. Se i prezzi sono incrementati artificiosamente da tariffe punitive, il mercato europeo del solare conoscerebbe una battuta d’arresto con effetti disastrosi sui posti di lavoro nell’industria green”.

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