torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

La Consulta boccia il Governo: le Regioni possono fissare i canoni idroelettrici

where Roma when Lun, 18/07/2016 who michele

La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso contro la Legge della Regione Piemonte in materia di tutela della concorrenza

Bocciato il ricorso del Governo contro la possibilità, per le Regioni, di fissare i canoni idroelettrici. Secondo la Corte Costituzionale, la disposizione della Regione Piemonte in materia non ha invaso la competenza esclusiva statale in materia di “tutela della concorrenza”. La sentenza n.158/2016  ha dichiarato non fondata la questione di legittimità dell’art. 7 della legge della Regione Piemonte 24 dicembre 2014, n. 22, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri per violazione dell’art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione. centraleidroelettrica.jpg

Per la Consulta la misura, applicata dalla Regione, del canone annuo per l’uso di acqua pubblica a fini energetici e di riqualificazione dell’energia, misura diversificata all’interno dell’utilizzazione idroelettrica in modo decrescente in proporzione alla potenza media di concessione, non ha invaso la competenza esclusiva statale in materia di “tutela della concorrenza”.
La Consulta ricorda che “la giurisprudenza di questa Corte ha espressamente ricondotto la quantificazione della misura dei canoni idroelettrici, ambito ben diverso da quello afferente al servizio idrico integrato (sentenza n. 85 del 2014), alla competenza legislativa concorrente in materia di “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” di cui all’art. 117, terzo comma, Cost. (sentenze n. 85 e 64 del 2014), così come aveva già ascritto al medesimo ambito di competenza la disciplina inerente alle concessioni di grandi derivazioni d’acqua per uso idroelettrico (sentenze n. 205 del 2011 e n. 1 del 2008)”.

Con l’art. 37, “Misure urgenti per la crescita del Paese”, lo Stato - si legge ancora - “è intervenuto in tema di canoni delle concessioni ad uso idroelettrico, ma al solo fine di demandare a un successivo decreto ministeriale, da adottarsi d’intesa con le Regioni, esclusivamente la definizione dei “criteri generali” per la determinazione dei “valori massimi” dei suddetti canoni, che deve essere operata, però, dalle Regioni medesime. In altri termini, è ribadita espressamente la competenza regionale alla determinazione dei canoni, precisando soltanto che essa deve avvenire nel rispetto dei “criteri generali” stabiliti dal decreto ministeriale”.
 
La sentenza integrale della Consulta la trovi qui. 

immagini
Una centrale idroelettirca