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​L’Emilia-Romagna vieta il ricorso alle stufe a biomassa dal 2018

where Bologna when Mer, 25/10/2017 who michele

Dal 1° ottobre 2019 il divieto è esteso ai generatori di calore alimentati a biomassa con classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”

Per combattere lo smog, la Regione Emilia-Romagna mette al bando le stufe a legna. Con deliberazione della Giunta regionale 25 settembre 2017, n. 1412, la Regione ha infatti adottato misure restrittive per l'utilizzo delle stufe a biomassa, a decorrere dal 1° ottobre 2018, nelle unità immobiliari dotate di sistema multi combustibile ubicate nei Comuni al di sotto dei 300 m. Con la nuova norma, dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno è vietato l’uso di biomassa legnosa nei generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a “2 stelle” e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti. stufa-pellet.jpg

Dal 1° ottobre 2019 il divieto è esteso ai generatori di calore alimentati a biomassa con classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”. Nei Comuni i cui territori siano posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 m, i Sindaci dovranno individuare con proprio atto le zone situate al di sotto della suddetta quota cui si applica il presente divieto che, in caso di mancata individuazione, si applicherà a tutto il territorio comunale. È inoltre vietato installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe “3 stelle” e, dal 1° gennaio 2020, è vietato inoltre  installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore alle “4 stelle”.
Tra un anno, per gli abitanti della regione sarà obbligatorio utilizzare nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW pellet, che sia certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un organismo di certificazione accreditato. È inoltre obbligatorio, per gli utilizzatori, conservare la pertinente documentazione.

Dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno, se nei giorni di controllo (lunedì e giovedì) si verifica l’avvenuto superamento continuativo nei quattro giorni antecedenti del valore limite giornaliero del PM10, i Comuni dell’agglomerato di Bologna e i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti, della provincia in cui è avvenuto il superamento, debbono adottare una serie di misure emergenziali, decorrenti dal giorno successivo alla comunicazione di ARPAE.
Se, nei giorni di controllo, si verifica l’avvenuto superamento continuativo, nei 10 giorni antecedenti del valore limite giornaliero del PM10, alle misure emergenziali di 1° livello si aggiunge il divieto, decorrente dal giorno successivo alla comunicazione di ARPAE, di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe “4 stelle”.

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Stufa a pellet
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