Eni green, investimenti nelle rinnovabili per 1,2 miliardi
Il percorso di decarbonizzazione del gruppo prevede investimenti di oltre 1,8 miliardi nello sviluppo del business green nel periodo al 2021
Eni investirà poco più di un miliardo in quattro anni nelle fonti rinnovabili. La svolta verde del cane a sei zampe prevede 1 GW di potenza installata da fonti rinnovabili al 2021 e 5 GW al 2025. È quanto si legge nel piano strategico 2018-2021 presentato alla comunità finanziaria. Si tratta in effetti comunque contenuti, a fronte dei quasi 32 miliardi che verranno destinati nelle fonti fossili (prevalentemente nell’upstream).
"Crescerà - ha spiegato l'ad Claudio Descalzi - il contributo delle rinnovabili, grazie a un modello distintivo basato su un approccio integrato con gli altri business, con investimenti pari a circa 1,2 miliardi di euro per lo sviluppo di 1GW di nuova capacità entro il 2021 che assicureranno, grazie alla forte integrazione dei business e nei paesi in cui operiamo, un rendimento di circa il 10%".
In questo settore, però, non c’è spazio per acquisizioni, come ha sottolineato il presidente, Emma Marcegaglia, che ha escluso un interesse per gli asset del solare che Terra Firma intende cedere in Italia: “Il progetto prevede di sfruttare quello che abbiamo. Il tema è l’integrazione dell’upstream con le rinnovabili. Terra Firma non è nel piano, ma prevediamo uno sviluppo interno senza acquisizioni”.
Più in generale, il percorso di decarbonizzazione del gruppo prevede nello sviluppo del business green investimenti nel periodo di oltre 1,8 miliardi: il piano punta allo sviluppo della seconda fase della bioraffineria di Venezia, all'entrata in esercizio di quella di Gela entro la fine del 2018 e al consolidamento della chimica verde.