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​Per l’eolico un 2013 da dimenticare: calano nel 2013 le installazioni (-8%). In Italia è crollo (- 65%)

where Roma when Lun, 10/02/2014 who michele

Va anche peggio in Spagna (- 84%). In Europa la capacità totale di energia elettrica derivata dall' eolico è pari a oltre 117mila MW e soddisfa l' 8% del fabbisogno totale di energia del vecchio continente

Nel 2013 il mercato dell'energia eolica è diminuito nel 2013 dell'8%. A riferirlo è uno studio della EWEA  (European Wind Energy Association), che sottolinea come nella Ue-28 nel corso dello scorso anno siano stati istallati 11.159 MW di nuova capacità di energia eolica, oltre 1.000 MW in meno rispetto al 2012. L'Italia è tra i paesi che hanno fatto registrare la maggiore diminuzione (-65%) e si piazza solo dopo la Spagna, dove il calo è stato dell'84%; va meglio invece in Francia (-24%).  In Europa la capacità totale di energia elettrica derivata dall'eolico è pari a oltre 117mila MW e soddisfa l'8% del fabbisogno totale di energia del vecchio continente. Il 46% dei nuovi impianti  installati sono britannici (soprattutto nell' area off-shore) e tedeschi. Un cambiamento significativo rispetto agli anni precedenti, quando l’aumento degli impianti installati godeva di una distribuzione più omogenea.
Secondo Justin Wilkes, deputy Ceo di EWEA, “la diminuzione delle installazioni di impianti eolici nel 2013 è causata dalle condizioni di mercato meno favorevoli e dall’incertezza normativa che sta destabilizzando il vecchio continente. Una situazione, ha proseguito Wilkes, che ha bloccato gli investimenti, minaccia i posti di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2”.
“I Capi di Stato, ha concluso Wilkes, nel prossimo Consiglio a marzo ribadiscano l'impegno della UE per le energie rinnovabili e stabiliscano livelli di riduzione della C02 vincolanti per i singoli Stati per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030”. L'energia eolica è quella che ha contato più istallazioni nel 2013 con il 32% del totale di impianti costruiti ed il 72% rispetto al totale degli impianti di energie rinnovabili. La potenza complessiva è di 25 GW (su un totale di 35GW) .
Cattive notizie arrivano anche da GWEC , Global Wind Energy Council. Secondo la lobby la crescita del settore si è limitata al 12,5% nel 2013, raggiungendo una potenza globale di 318.137 MW.
Nel 2013 la capacità prodotta nel corso dell'anno è stata di 35.464 MW in forte calo rispetto a quella registrata nel 2012 di 45.169 MW. Il calo sarebbe dovuto al crollo del mercato statunitense, penalizzato dalla politica del paese. Negli USA si sono prodotti solo 1.084 MW, ma il mercato è in ripresa con impianti di 12.000 MW già in costruzione. L'Europa, con i suoi 12131 nuovi MW installati nel 2013, ha visto crescere essenzialmente solo il mercato britannico e quello tedesco. A parte le buone prestazioni del Canada, 1.599 MW, dal resto del mondo nel 2013 sono arrivati modesti risultati, ma con grosse promesse per il futuro. La Cina che, dopo il picco del 2010, sembrava essersi bloccata, l'anno scorso ha ripreso la sua corsa con 16.100 nuovi MW e conta di raggiungere l'obiettivo 2020 fissato dal governo di 200 GW.
Buone prospettive si intravedono per l'India, con un nuovo piano nazionale il “Wind mission” e per il Brasile con nuovi progetti in corso per 4,7 GW. La riforma del settore elettrico messicano fa prevedere un roseo futuro per l'eolico. Dal continente africano quest'anno, secondo il GWEC, ci si attende un vero e proprio boom, guidato da Sud Africa, Egitto, Marocco, Etiopia, Kenya e Tanzania. I top ten per nuove installazioni del 2013 sono stati guidati dalla Cina cui segue la Germania, la Gran Bretagna, l'India, il Canada,gli USA, il Brasile, la Polonia,la Svezia e la Romania.
 

 

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Deputy CEO Ewae
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