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Eolico off-shore in Romagna. Legambiente: un’opportunità, servono progetti ben fatti ma no a veti a priori

where Roma when Mer, 17/06/2020 who roberto

Legambiente interviene nel dibattito scaturito sulla proposta di impianto eolico al largo di Rimini

Se non si interviene con urgenza sul climaeolico-rimini.jpg, anche le spiagge dell'Emilia Romagna rischiano di scomparire. Per questo, secondo Legambiente, occorre aprire la riflessione su tutte le tecnologie di energie rinnovabili possibili sul territorio, a cominciare dall'eolico off-shore. Queste le premesse da cui partire rispetto alla proposta di progetto relativa ad un parco eolico davanti alle coste di Rimini, che ha dato il via ad un acceso dibattito.
 
L'impianto, costituito da 59 aereogeneratori, verrebbe installato dai 10 ai 22 km dalla costa riminese. Secondo l’Associazione, la proposta di eolico offshore potrebbe essere un elemento importante per il settore energetico del territorio, oltretutto facilitato dalle caratteristiche del fondale del mar Adriatico, che consente di installare gli impianti anche a distanze dalla costa considerevoli, oltre alle caratteristiche di ventosità che, se è vero non essere delle più rilevanti, qualitativamente risultano però avere caratteristiche di direzionabilità, quindi costanti. Già l’anno scorso Legambiente presentato, in occasione della tappa a Rimini di Goletta Verde, alcune proposte per la riconversione del settore estrattivo e lo sviluppo di un parco eolico da parte di attori del settore, che era stata accolta positivamente. (Il dossier si può scaricare a questo LINK).
 
“L’Emergenza Climatica ci deve portare a fare i conti con la necessità di incrementare rapidamente la quota di rinnovabile per far fronte agli obiettivi europei, nazionali e regionali sul taglio delle emissioni climalteranti. Ben vengano proposte per la realizzazione di impianti rinnovabili, purché si facciano tutte le necessarie considerazioni, in questo caso sugli impatti relativi al paesaggio ed all’ecosistema marino anche in relazione ad impianti estrattivi presenti nelle aree limitrofe”.
A questo proposito, Legambiente monitorerà la fase di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto e, se necessario, riporterà le proprie osservazioni e considerazioni. Non dimentichiamoci comunque che, rispetto alle attività di estrazione di idrocarburi la pressione antropica di un parco eolico è ben differente, oltre ad avere impatti positivi sugli obiettivi climatici. Oltretutto ci contraddistinguerebbe in senso positivo, parallelamente alle altre realtà virtuose del Nord Europa.”
L’Associazione conclude quindi invitando a non costruire un fronte di contrarietà netta rispetto a questo genere di progetti, ma piuttosto un’apertura a valutare con oggettività i limiti e le opzioni di miglioramento per ridurre le criticità ambientali conseguenti, nella speranza di avere più parchi eolici “fatti bene” nei nostri mari e meno piattaforme estrattive.

immagini
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