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Forum Italia Solare: il mercato italiano pronto per rilancio, ma serve regolamentazione

where Roma when Mer, 19/12/2018 who roberto

Al centro dell’incontro autoconsumo, comunità energetiche, contratti di acquisto di energia a medio-lungo termine e digitalizzazione le opportunità da cogliere

Il mercato italiano del fotovoltaico convegnoefsolareitalia.jpgè pronto per tornare a essere florido e competitivo, per ridare ossigeno a una filiera industriale che ha grandi possibilità di sviluppo. Tecnologia, know-how, investitori e obiettivi di crescita ci sono, quello che manca è la regolamentazione che crei le condizioni per dare avvio alla transizione energetica. È quanto è emerso durante il Forum Italia Solare 2018 "A Vision for the Energy Transition in Italy", che si è tenuto a Roma.
 
Gli obiettivi europei ci chiedono di soddisfare almeno il 30% del consumo interno lordo di energia con fonti rinnovabili entro il 2030, con gli Stati membri che dovranno garantire ai cittadini il diritto di produrre energia rinnovabile per il proprio consumo, di immagazzinarla e di vendere la produzione in eccesso. A livello italiano significa raggiungere circa 50-55 GW di potenza fotovoltaica, contro gli attuali 20 GW, con una produzione pari a circa 80 TWh in un lasso di tempo di 12 anni. In termini numerici vuol dire passare dagli attuali 400 MW annui di nuova potenza fotovoltaica a oltre 5 GW.
 
Ulteriori stimoli allo sviluppo delle rinnovabili e in particolare del fotovoltaico arrivano da Bruxelles, che ha annunciato che la Direttiva RES II entrerà in vigore entro la fine dell'anno. "Autoconsumo, comunità energetiche e stabilità degli investimenti sono le pietre miliari della nuova Direttiva Rinnovabili e saranno a fondamento della transizione energetica verso fonti non fossili entro il 2030", ha detto Francesco Maria Graziani della Commissione Europea, Direzione Energia. La stabilità degli investimenti passa attraverso la regolamentazione definita e sarà il cuore della direttiva, poiché il testo prevede il divieto dei tagli retroattivi dei meccanismi di sostegno. Il testo dovrà essere recepito da tutti gli stati membri entro giugno 2021.
 
Gli obiettivi di sviluppo del fotovoltaico potrebbero essere raggiunti solo attuando una rivoluzione energetica che dovrà passare da un nuovo modello basato su autoconsumo, aggregatori, comunità energetiche e sviluppo di grandi impianti, con contratti di vendita di energia su medio e lungo termine (PPA). Soluzioni non impossibili, tanto che in alcuni Paesi europei sono già state introdotte, come esempio in Austria, dove è consentito l'autoconsumo collettivo, così come in Olanda, dove è possibile vendere l'energia prodotta ai quartieri limitrofi. Estonia e Danimarca, grazie agli open data e alla digitalizzazione, stanno creando dei "data hub" per scambiare dati legati all'energia, in modo che le aziende possano creare business model adeguati. Ultima, in termini di tempo, la Spagna, che ha introdotto una nuova normativa di autoconsumo flessibile e aperta. L'Italia non è tra queste, sebbene la Strategia Energetica Nazionale preveda l'autoconsumo e le comunità energetiche, ma purtroppo manca ancora la regolamentazione che le renda possibili. Un po’ meglio è lo stato dell'arte dei PPA in Italia, dove da qualche tempo il settore sta muovendo i primi passi, sebbene manchino ancora le installazioni di grande taglia già operative e pronte a vendere l'energia ai privati con contratti di lungo termine. Eppure in Italia i dati economici sono favorevoli, grazie all'elevato prezzo dell'energia e alla buona insolazione.
 
"Il potenziale del mercato italiano è enorme e le oltre 400 persone presenti al Forum lo dimostrano. Abbiamo davanti a noi un'opportunità industriale imperdibile, ma il settore è ancora fermo a 400 MW all'anno installati. Per rivitalizzare il comparto serve una regolamentazione che possa dare avvio ai nuovi sistemi energetici. Non è una questione di costi né tanto meno di tecnologia, ma di impedimenti normativi e burocratici", ha detto Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.

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