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​Fotovoltaico, il successo della Cina non dipende dal basso costo del lavoro ma dalla scala di produzione

where Roma when Mar, 08/10/2013 who michele

Lo si legge nel rapporto pubblicato dal National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’energia statunitense insieme al Mit

La Cina è leader indiscussa nel mercato dei pannelli fotovoltaici grazie alla sua enorme capacità produttiva. A dirlo, in un nuovo capitolo dello scontro mediatico-giudiziario che contrappone Pechino al resto del mondo nel settore fotovoltaico, è (a sorpresa) il rapporto appena pubblicato dal National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’energia statunitense insieme al Mit.
Lo studio dimostrerebbe che i principali vantaggi competitivi provengono dalla scala di produzione abilitata, in parte attraverso l'accesso preferenziale al capitale con sussidi governativi indiretti, e dai conseguenti benefici nella catena di distribuzione.
L’analisi suggerisce che, aumentando gli investimenti nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo di una catena di distribuzione globale, gli Stati Uniti e le altre nazioni potrebbero raggiungere risultati simili a quelli cinesi, diventando così più competitivi nel settore del fotovoltaico.
Lo studio ribalta così la tesi, diffusa nei paesi concorrenti, secondo la quale il dominio cinese dipende dal basso costo della manodopera e dai sussidi governativi diretti.
“Dalla nostra analisi emerge che gli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico sono fondamentali non solo per l’ampia diffusione, senza sussidi, del solare fotovoltaico in molte aree, ma anche per bilanciare i fattori che influenzano la competitività, creando opportunità per i produttori statunitensi'', ha detto l’analista Alan Goodrich.
 
 

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