Fratelli coltelli. Toscana e Romagna ai ferri corti per un impianto eolico
Nel mirino l'impianto che dovrebbe sorgere a Badia del Vento, lato toscano ma a pochi passi dalla Valmarecchia romagnola. 7 aerogeneratori alti 180 metri. Giani approva ma da Bologna è pronto il ricorso al Tar.
Toscana ed Emilia-Romagna, guidate da giunte da sempre insieme in molte battaglie politiche, si trovano oggi su sponde opposte a causa di un grosso impianto eolico che dovrebbe sorgere al confine delle due regioni. L’impianto è stato autorizzato dalla Toscana ma non dall’Emilia Romagna che ora per evitarne la realizzazione potrebbe addirittura ricorrere al Tar.
La vicenda
Tutto nasce dalla volontà di far sorgere un impianto eolico a Badia del Vento, lato toscano e a pochi passi dalla Valmarecchia romagnola ma anche dal pesarese nelle Marche. Sette aerogeneratori alti 180 metri: il presidente De Pascale meno di un mese fa ha scritto al collega Giani per chiedere di fermare tutto. Perché l’impianto eolico di Badia del Vento: avrà “impatti negativi significativi sul territorio, sull’ambiente, sulla fauna e sul paesaggio”, ha scritto. Contro questo e altri progetti (una decina gli impianti eolici proposti al ministero per la zona di Badia Tedalda e dintorni ai confini con la Romagna) si sono schierati tanti sindaci, parlamentari, comitati e associazioni della Romagna. Ma Giani appare intenzionato ad andare avanti. Tanto che quando gli è stato chiesto dei veti dell’Emilia Romagna sulle pale, Giani ha risposto: “Le vogliamo le energie rinnovabili oppure no? In questo paese si parla tanto di energie rinnovabili, ma quando si arriva al punto si dice: lì no. Io alla politica del ‘no’ non ci sono”. Le parole di Giani hanno scatenato l’ira dei comitati. Anche perché le società che operano nel settore eolico continuano a presentare progetti per le maxi pale a Badia Tedalda ai confini con la Valmarecchia.
Pronto il ricorso al Tar
A questo punto la Regione Emilia Romagna si prepara a fare ricorso al Tar per bloccare tutto. De Pascale ha dato mandato agli uffici di approfondire la questione e di valutare l’azione legale. Insomma: lo scontro istituzionale sulle pale eoliche presto potrebbe approdare nelle aule di tribunale, visto che la Toscana, come ha ammesso lo stesso presidente Giani, è decisa ad andare avanti. Il governatore toscano l’ha spiegato: "Dal momento che il sindaco di Badia Tedalda dice ’sì’, non vedo perché dovrei impedire la costruzione di un sistema di pale eoliche. Io ritengo di poter dire ’sì’ a Badia del Vento. Il progetto poi si potrà aggiustare. "Siamo anche noi per la transizione energetica, ma per certi impianti di fonti rinnovabili bisogna prima individuare le aree adeguate", ribadisce anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Noi non siamo quelli che dicono ’sì’ alle energie rinnovabili a patto che gli impianti non ricadano sul nostro territorio. Ma la Valmarecchia è un territorio fragile".