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Grandi manovre per l’asta sull’eolico offshore in Scozia. Ci sono anche Falck e Eni

where Milano when Mer, 14/07/2021 who roberto

Falck e Eni parteciperanno con soci internazionali alla prossima asta ScotWind: Falck Renewables con Ørsted e BlueFloat Energy, Eni con Red Rock Power

Si sta per aprire l’asta “Scotwind”beatrice-offshore.png, voluta dal governo scozzese per i progetti di eolico offshore nel Mare del Nord. Due aziende italiane, Falck Renewables ed Eni, hanno annunciato la partecipazione al tender. La prima sarà affiancata da Ørsted, leader mondiale nell'eolico offshore, e da BlueFloat Energy, operatore esperto nell’eolico flottante. La partnership prenderà parte alla prossima tornata dell’asta ScotWind di Crown Estate Scotland, per l’assegnazione di contratti di locazione del fondale marino per lo sviluppo di impianti eolici flottanti su larga scala. Dopo aver aperto la strada all’eolico offshore, con il primo parco nel 1991, Ørsted ha sviluppato e costruito progetti di questa tecnologia più di qualunque altra azienda nel mondo. L’esperienza di Ørsted, combinata a quella di BlueFloat Energy nello sviluppo, nel finanziamento e nell'esecuzione di progetti eolici galleggianti e a quella di Falck Renewables nello sviluppo di progetti a livello globale e nell'impegno a favore delle comunità locali scozzesi in particolare, ben posizionano – si legge in una nota - la partnership come soggetto per lo sviluppo di progetti di questo tipo.

Eni si allea con Red Rock Power 
Per il tender scozzese scende in campo anche Eni con Red Rock Power, azienda scozzese leader nello sviluppo di progetti eolici offshore, che hanno costituito una partnership (Eni 50% e Red Rock Power Limited 50%) in vista della partecipazione congiunta al prossimo tender dell’eolico offshore in Scozia, ScotWind. Le due aziende si avvalgono, inoltre, del supporto di Transmission Investment, società attiva nel settore della trasmissione di energia elettrica in UK. Eni e Red Rock Power valuteranno anche future opportunità nelle rinnovabili in Scozia e uniranno le proprie competenze nello sviluppo di parchi eolici offshore, al fine comune di supportare la transizione energetica e il raggiungimento dell’obiettivo “zero emissioni” in UK. In particolare, i futuri progetti nell’eolico offshore favoriranno le opportunità di crescita dell’industria locale e lo sviluppo di nuove tecnologie, contribuendo sia alla decarbonizzazione del Mare del Nord, sia al trasferimento di competenze verso il settore delle energie rinnovabili. Eni continua a espandere il proprio portafoglio nelle rinnovabili ed è impegnata per il raggiungimento di 60 GW di capacità installata entro il 2050. L’azienda ha acquistato una quota del 20% nel progetto eolico offshore di Dogger Bank nel dicembre 2020, detiene e opera diversi progetti nel solare ed eolico onshore sia in Europa che nel resto del mondo. Inoltre, Eni, l’Università di Strathclyde e Eni Corporate University hanno recentemente firmato un memorandum d’intesa per sviluppare e fornire un programma che aiuti i professionisti e le maestranze impiegati nel settore oil e gas in Scozia a trasferire le proprie competenze alle tecnologie rinnovabili, creando impieghi di alto profilo in Scozia.

Cos’è l’eolico flottante
A differenza della più tradizionale tecnologia eolica offshore, con la turbina montata sulla parte emergente di una struttura impilata sul fondale marino, i progetti eolici flottanti utilizzano una fondazione galleggiante ancorata al fondale marino da cavi di ormeggio, consentendo a questi impianti di essere ubicati in acque più profonde e più distanti dalla costa.

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