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L’idroelettrico dall’Arno, entrate in funzione le “briglie” di Incisa e Compiobbi.

where Firenze when Mer, 07/06/2023 who roberto

L’investimento totale ammonta a 80 mln di euro, circa 16 dei quali serviranno per ristrutturare le pescaie e riqualificare le sponde dell’Arno

Proseguono nel tratto fiorentinoidroelettrico-arno.jpg dell’Arno i lavori di recupero e riqualificazione delle traverse o pescaie - dette anche "briglie" -  per la produzione di energia idroelettrica.  Dei 12 impianti che produrranno energia dall’acqua previsti dal e che saranno realizzati con Iniziative Toscane, due, quello di Incisa e Compiobbi, sono entrati in esercizio, e sono stati presentati dal presidente Eugenio Giani, dall’assessora all’ambiente Monia Monni insieme al presidente di Iniziative Toscane Alberto Rizzi.

Gli impianti
Gli impianti saranno collocati lungo l’asta dell’Arno in un tratto di 55 chilometri, fra Incisa e Lastra a Signa Un’operazione complessa che punta a migliorare la sicurezza idraulica lungo il fiume, a preservare la biodiversità, a ridurre la produzione di emissioni climalteranti e a salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico ancora presente. L’investimento totale ammonta a 80 milioni di euro, circa 16 dei quali serviranno per ristrutturare le pescaie e riqualificare le sponde dell’Arno. La concessione avrà durata di 30 anni, estendibili di ulteriori 10 durante i quali sia le opere idrauliche che quelle destinate alla produzione idroelettrica saranno manutenute e gestite dal concessionario. Al termine della concessione le opere rientreranno completamente nella proprietà della Regione Toscana che potrà provvedere ad un nuovo affidamento.
La produzione di energia elettrica stimata con l’entrata in funzione dei 12 impianti si aggira sui 55 Gigawattora l’anno, pari a quella necessaria per far fronte al fabbisogno di circa 20mila famiglie. Ed è equivalente ad un risparmio di circa 25 mila tonnellate annue di CO2. Su 6 dei 12 impianti di produzione di energia, saranno installate colonnine per la ricarica di veicoli elettrici alimentate direttamente dall’energia prodotta dall’Arno. “È un salto di qualità anche culturale- ha detto il governatore Eugenio Giani- , una sfida bella che ci fa da sponda per tante altre realtà della Toscana. In questo modo coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti. Le traverse, o pescaie, sono opere trasversali al corso d’acqua realizzate per produrre forza motrice, un tempo a servizio di mulini o opifici, che hanno anche un ruolo di regimazione delle acque. Alcune di queste opere sono vecchie di qualche secolo e quindi non in buone condizioni. Sotto questo profilo il progetto punta perciò anche a salvaguardare la biodiversità e valorizzare un patrimonio storico-culturale composto da opere di ingegneria e architettura fluviale”.

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idroelettrico-arno