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Dall’idroelettrico allo stoccaggio, le industrie europee lanciano due nuove iniziative per agevolare la transizione

where Bruxelles (Belgio) when Mer, 17/05/2023 who roberto

L’Alleanza industriale europea per l’energia idroelettrica vede insieme dieci grandi compagnie fra le quali l’italiana Enel

Dall’idroelettrico allo stoccaggioidroelettrico.jpg di energia le principali industrie di settore dei Paesi dell’Unione europea hanno lanciato nuove iniziative per lavorare con le istituzioni dell’UE a sostegno della transizione e della resilienza energetica. La commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, ha presenziato al lancio di due importanti iniziative nel settore energetico: l’Alleanza industriale europea dell’energia idroelettrica e la Coalizione per lo stoccaggio dell’energia.

 
L’alleanza idroelettrica
L’Alleanza industriale europea per l’energia idroelettrica vede insieme dieci grandi compagnie fra le quali l’italiana Enel, la spagnola Iberdrola, le francesi Edf e Engie, la portoghese Edp (Energias de Portugal), la norvegese Statkraft, la svedese Vattenfall, la finlandese Fortum Global, l’austriaca Verbund e la tedesca Uniper.
I firmatari si sono riuniti a Bruxelles parlando delle sfide che attendono il settore energetico legato alla produzione idroelettrica. A livello europeo, le centrali idroelettriche rappresentano circa il 17% della capacità elettrica. Anche i serbatoi o i sistemi di accumulo con pompaggio costituiscono il 90% della capacità di stoccaggio dell’elettricità dell’UE. Secondo dati di Terna, in Italia, la potenza idroelettrica ammontava a fine dicembre 2022 a 21.816 MW per un totale di 4.783 impianti, di cui 339 sopra i 10 MW a dare l’83% della potenza installata (18.129 MW).
In una lettera inviata alla commissaria europea ottenuta da EURACTIV France, la nuova Alleanza ha chiesto alla Commissione di pubblicare una strategia idroelettrica dell’UE, “in linea con altre strategie rinnovabili già pubblicate”, sottolineando che l’energia idroelettrica facilita l’integrazione nel sistema di grandi quantità di energia rinnovabile da fonti intermittenti, fornendo flessibilità al sistema, compreso lo stoccaggio”.
 
La coalizione dello storage
Altra importante iniziativa, lanciata sempre a Bruxelles, riguarda i sistemi di stoccaggio: come l’idroelettrico pompato, le batterie diventeranno sempre più necessarie, consentendo di immagazzinare l’energia eolica e solare in eccesso e quindi rilasciarla quando la generazione non sarà in grado di soddisfare la domanda. La Energy Storage Coalition comprende quattro organizzazioni: SolarPower Europe, The European Association for the Storage of Energy, WindEurope e Breakthrough Energy, e vuole plasmare la futura politica dell’UE sullo storage.
I partner della coalizione hanno sottolineato che lo stoccaggio di energia può fornire la flessibilità necessaria per garantire che l’Unione europea raggiunga i suoi obiettivi di decarbonizzazione, rafforzi la sicurezza energetica e riduca i prezzi dell’energia.
La Commissione europea stima che la necessità di flessibilità nel sistema elettrico europeo potrebbe aumentare fino al 30% della domanda totale di elettricità entro il 2050, considerato che la quota di energia rinnovabile sulla rete raggiungerà circa il 69% entro il 2030 e l’80% entro il 2050.
“Lo stoccaggio di energia è la chiave per costruire un sistema energetico a prova di futuro, resiliente e decarbonizzato”, ha dichiarato la commissaria Simson nel suo discorso al lancio dell’iniziativa.
“Per molti anni, lo stoccaggio di energia è stato sullo sfondo del settore energetico, ma il fatto è che lo stoccaggio di energia e i servizi di flessibilità sono un settore autonomo che trasformerà il nostro sistema energetico”, ha aggiunto.“Un sistema energetico alimentato da energie rinnovabili può essere stabilito con successo solo se viene provvisto di soluzioni di flessibilità”, ha concluso Simson.

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